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SEMPLIFICAZIONE E TRASPARENZA :UN NUOVO SITO ISTITUZIONALE PER IL COMUNE DI MADDALONI

Nella funzione di consigliere comunale e al fine di collaborare con la governance di questa Amministrazione, inizio un percorso di riflessioni propositive. È mia volontà avanzare proposte di merito esecutive, legittimando gli interessi dei cittadini che ci hanno consentito di amministrare questa straordinaria città. Il cittadino ha diritto ad avere accesso a tutti gli atti che la nostra amministrazione produce, la cui consultazione deve essere agevole e trasparente. Il legislatore nazionale con il d. lgs. 33/2013 che rubrica il “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, modificato ulteriormentedal d.lgs. 97/2016 anche noto come “Right to Know”, ha standardizzato la modalità di pubblicazione dei contenuti, indicando per ognuno di essi l’esatta posizione e denominazione all’interno dei siti istituzionali delle Pubbliche Amministrazioni. Ciascuna Amministrazione dovrebbe porsi come obiettivoil trapasso dalla “trasparenza statica” alla “totaldisclosure”. Un miraggio attualmente per il Comune di Maddaloni che, nonostante i tentativi annunciati di Trasparenza degli atti al servizio dei cittadini, ha un sito web che nulla ha da invidiare al labirinto che Minosse fece costruire a Dedalo. La consultazione delle delibere e delle ordinanze è di difficile reperimento non solo per i cittadini, ma anche per gli addetti ai lavori. Non c’ è una distinzione tra l’ambito legislativo e quello puramente tecnico e l’ipotesi di adeguare la realtà locale all’immagine della Casa di Vetro regionale è solo un annuncio che tiene banco nelle campagne elettorali delle ultime tre legislature. Se a questo aggiungiamo i criteri messi a punto dal Formez nel Progetto “Semplifica Italia”, potremmo considerare Maddaloni come “non classificata”. Il mio intento da consigliere comunale è quello di emulare gli esempi di efficienze e metodologie “vincenti” di altre realtà territoriali e farle nostre. Nella nostra realtà non manca né la capacità di una buona classe politica né l’efficienza della classe dirigente. E’ tempo di trasformare le idee in “azioni”.

bocchetti