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MADDALONI- La trasparenza questa sconosciuta. E’ la declinazione alla rovescia del principio einaudiano “conoscere per deliberare”. la quintessenza della partecipazione della democrazia. Continua la battaglia della consigliera comunale Gaetana Crisci.

A Maddaloni continua l’emergenza?

Sono seriamente preoccupata per gli obblighi derivanti dalla Delibera 141 del 27.02.2019 dell’ANAC e lo dico anche alla luce degli ultimi sviluppi nel merito, intervenuti all’interno della Commissione Garanzia e Controllo.

Può essere più dettagliata?

È ormai noto a tutti che seguo sin dal mio insediamento la questione dell’accessibilità del sito istituzionale. In V Commissione è stata vagliata e trasmessa a chi di competenza una relazione Tecnica , fatta da una Società specializzata in materia sullo stato del Portale che depositai in una delle mie prime partecipazioni in Commissione dove si evidenziavano, forse nemmeno tutte,le gravi carenze in materia di Trasparenza e accesso agli atti.

E’ accaduto qualcosa?

Fu quella l’occasione condivisa con gli altri commissari di partecipare al processo di miglioramento, poi arenatosi , con suggerimenti volti a migliorare anche i servizi al cittadino, attraverso la predisposizione per esempio di un sistema di pagamento on line per determinate prestazioni e tanto altro.

Quindi siamo fermi al punto di partenza. Perchè è preoccupata?

Oggi c’è una preoccupazione diversa, perché a seguito della Delibera pocanzi menzionata c’è un vero e proprio obbligo di adeguamento alle griglie di rilevazione predisposte dall’Autorità da assolversi entro il 31.03.2019. Anche in questo caso l’azione condivisa con i commissari ha portato ad interrogare nel merito chi di competenza che, con prot. 9462 del 28.03.2019 ha fatto sapere con una nota a margine della comunicazione che “ l’implementazione  è possibile solo se gli Uffici trasmettono gli atti dovuti”.

Basta come giustificazione?

Questa sorta di giustificazione mi ha molto preoccupata per due motivi: ho ragione di temere che non verranno assolti nei termini prescritti gli obblighi normativi e in secondo luogo perché ho ragione di temere che si ignori la diretta responsabilità dei Dirigenti e dei Responsabili di P.O. in caso di mancato assolvimento degli obblighi previsti. Ci sono infatti delle specifiche disposizioni menzionate proprio nel Piano Triennale Anticorruzione deliberato dall’Ente che impongono il “Dovere di collaborazione” la cui violazione è sanzionabile disciplinarmente . Il responsabile di P.O. segnali nell’immediato all’organo di indirizzo politico, all’OIV, all’ANAC e, nei casi più gravi, all’ufficio disciplinare i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione (art. 43 co. 1 e 5 del D. Lgs. n° 33/2013).

Provvederò a depositare relazione in Commissione Garanzia e Controllo.

Redazione