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MADDALONI- Ma questa è una strada statale, provinciale e persino comunale in alcuni tratti? Anzi è una strada per le comunicazioni intercomunali e interprovinciali? E diciamo subito che le piogge intense c’entrano, ma fino ad un certo punto. Manca tutto: il drenaggio, la pulizia delle caditoie laterali, l’illuminazione a norma, le immissioni a raso in sicurezza, un manto stradale decente, segnaletica orizzontale e verticale adeguata e persino le insegne pubblicitarie (in più punti) sono difformi rispetto alle norme del codice della strada. Per non parlare della cartellonistica abusiva. In questo scenario, dove ognuno vive nel suo cantuccio e si coltiva l’orticello, la strada di tutti è un lago. Stiamo parlando di quello che resta della statale Appia allagata. Non piove più. Almeno intensamente. ma l’emergenza continua sotto forma di mancanza di sicurezza stradale che diventano pericolo certo dopo il tramonto. La rassegnazione può essere una colpa o comunque una condizione di corresponsabilità. Se le acque meteoriche, dopo i temporali intensi, sommergono località Pontegrotta, la situazione collegata lungo l’Appia è ancora peggiore. C’è un disastro collegato alla mancata irrigimentazioni delle acqua piovane su aree pubbliche e private (nessuno escluso) che è vergognoso. Nessuno ricorda. Nessuno sa. E nessuno ha visto niente negli ultimi 50 anni. Intanto, si circola guadando il fiume o a senso unico alternato. Tante lamentele, moltissima rassegnazione e nessun tecnico aperto con Anas, comuni coinvolti e organi istituzionali. Speriamo che non succeda. Ma se dovesse accadere l’irreparabile, come è accaduto sempre per gli allagamenti lungo l’Appia poco meno di 15 anni fa, pioveranno avvisi di garanzia. Non è più conveniente mobilitarsi per la prevenzione?

Redazione