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MADDALONI- E’ una storia infinita. Non è arrivata nessuna risposta esaustiva o di garanzia per un ritorno al lavoro per tutti oppure di una possibile assunzione presso i cantieri dell’alta velocità/alta capacità Bari-Napoli. E così, dopo i presidi arrivano le scritte: “Lavoro ai maddalonesi” e quella più colorita “Sindaco non prenderci per il c…”. Tornano i bivacchi e presidi permanenti per gli edili ex Interporto. Siamo al cospetto di una clamorosa sconfitta dei sindacati tutti (che sul caso osservano un religioso silenzio), della politica (incapace di guardare oltre gli orizzonti elettorali e le poltrone) e del territorio tutto. Da oltre un anno, non si riesce e o non si è voluto organizzare un tavolo occupazionale di garanzia in prefettura ovvero uno strumento trasparente che far incontrare la domanda occupazionale delle imprese, impegnate nei cantieri della Bari-Napoli, e l’offerta di manodopera qualificata del territorio. E i risultato sono sotto gli occhi di tutti: una specie di “Interporto due” ma con la differenza che, presso la piattaforma intermodale, poi alla fine le risposte occupazionali arrivano. Sorprende ancora di più il silenzio delle organizzazioni sindacali dalle quali, in verità è emersa qualche proposta di tavolo di garanzia che che non ha raccolto mai adesioni sufficienti. Sorprende, il silenzio delle organizzazioni sindacali anche sulla questione polveri, sollevate dai residenti e dagli esercizi commerciali che parlano anche di battaglia per la sicurezza ambientale e dei lavoratori. Temi questi che dovrebbero essere prioritari per le organizzazioni sindacali e invece non si registrano perse di posizioni e iniziative.

Redazione