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Somministrazioni a ritmo sostenuto. Manca un sistema di filtro e accoglienza per gli accompagnatori. Numerosi disagi e lamentele

MADDALONI- Prima si accalcavano gli anziani. Poi si sono accalcati in “non prenotati”, con intervento delle forze dell’ordine. E oggi, Primo Maggio, sotto la pioggia, si accalcano i prenotati e gli accompagnatori. Ottima ed efficace l’organizzazione dei sanitari per l’inoculazione. Ma prima di varcare la soglia dei locali del Pronto Soccorso, dove si somministrano i vaccini e si è sottoposto all’osservazione, impera il disagio. E che disagio! Un disagio così acuto che, sotto la pioggia battente, gli accompagnatori si ammassano (in difformità alle più elementari norme di prevenzione) sotto le tendostrutture. Mancano il filtro e manca l’organizzazione per l’accoglienza. Blitz, nel pomeriggio, dell’on. Antonio Del Monaco (M5S) che ha verificato di persona i problemi.

Antonio Del Monaco

Che sta succedendo?

Due cose diametralmente opposte: primo, gli operatori, a ritmo sostenuto e con grande efficacia, stanno portando avanti la campagna vaccinale. Secondo: manca un servizio a supporto per fare filtro, far accomodare gli accompagnatori, evitare la calca.

Il risultato?

Il risultato è paradossale: gli operatori vanno avanti spediti ma si registra un assembramento incredibile. Ora, visti i dati dei contagi che non sono incoraggianti, è assolutamente necessario evitare momento in cui una moltitudine così disparata si trovi a stretto contatto.

E stato all’ospedale?

Si per constare di persona quello che sta accadendo. I sanitari mi hanno confermato che esiste un’accelerazione delle somministrazioni. Ma è confermato che non esiste un servizio, che non è in capo all’Asl, di gestione disciplinato degli accessi. Ci sono due volontari della protezione civile che fanno tanto. Ma nulla possono davanti alla massa umana e alla folla. Il comune deve intervenire assolutamente: con più volontari e soprattutto con i vigili urbani.

E risolverà?

Permetterà di evitare scene non accettabili per le prossime due settimane al massimo prima che si proceda ad allestire una struttura logisticamente idonea e potenziata.

Perchè di lavora ad un nuovo hub?

Assolutamente si. Capace di accogliere i visitatori, le auto e gli accompagnatori in maniera efficace. Prima dell’ufficialità è inutile sprecarci in chiacchiere, Ma nel frattempo, il comune può collaborare gestendo al meglio gli afflussi e gli accessi.

Redazione