00 3 min 4 anni

Oltre la classica “botta e risposta” istituzionale. Dopo il sollecito dell’on. Antonio Del Monaco (M5S) Invio la risposta del Ministro della Giustizia sui fatti accaduti l’ 11 giugno 2020 presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, inerenti alle modalità poco consone in cui sono avvenute le notifiche nei riguardi della Polizia penitenziaria. Commenta Del Monaco: “Sono lieto che la mia segnalazione abbia avuto riscontro”.

La risposta del Gaurdasigilli:

La ringrazio per la sollecitazione su fatti estremamente delicati e rilevanti come quelli occorsi all’ingresso della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere il giorno 1l giugno u.s., fatti fin da subito oggetto di costante attenzione da parte del Ministero che mi onoro di rappresentare. Come da Lei ricordato, quel giorno di prima mattina, personale appartenente all’Arma dei Carabinieri, su disposizione della competente Procura della Repubblica procedente, procedette con la notifica ad alcuni agenti della Polizia Penitenziaria di atti giudiziari correlati ad un procedimento penale per reati contestati come commessi contro alcuni detenuti. Non c’è dubbio che le modalità con le quali sono state compiute le notifiche abbiano ingenerato alcune tensioni. Sulla vicenda giudiziaria, ancora in corso, non posso che ribadire, quale Ministro della Giustizia, la mia posizione di non interferenza con l’attività della magistratura ed è appena il caso di ricordare che sono stati disposti accertamenti sulle attività investigative da parte della Procura Generale competente. Del pari, i procedimenti disciplinari eventualmente aperti a carico degli agenti coinvolti nelle indagini seguiranno le rigide regole previste dalle normative di settore e non ho dubbi che vi sarà il pieno rispetto di ogni garanzia degli agenti, in ossequio al dettato normativo. Posso però segnalare che, nell’immediatezza dei fatti così come descritti, i momenti di tensione sono stati superati grazie all’intervento tanto del Procuratore Aggiunto, del Comandante e del Direttore dell’Istituto, nonché, poco dopo, del Provveditore Regionale, che ha incontrato i vertici della Casa Circondariale e una larga rappresentanza degli agenti.

Redazione