00 4 min 5 anni

MADDALONI- Lo street control non si ferma. Anzi, continua come prima l’attività di monitoraggio e ovviamente quella sanzionatoria a carico delle auto in divieto di sosta (senza conducente), senza revisione e prive di assicurazione. La sentenza del Giudice di Pace di Maddaloni non ferma la Polizia Municipale anche se ha sollevato un quesito (alla luce anche delle ultime norme del Viminale) sulla necessità di contestazione immediata per le auto senza revisione. E pertanto, sarebbero nulle le sanzioni elevate mediante contestazioni differite dell’infrazione effettuate dopo convocazione dell’automobilista e previa esibizione della documentazione. A sollevare perplessità è la lettura e l’interpretazione delle direttive del Viminale. Ne parliamo con Franco Notarstefano, vigili urbano e sindacalista della Csa Ral della Rsu aziendale.

Premesso che non sono in discussioni le multe per divieto di sosta. E che si sta discutendo solo delle modalità di contestazione comunque di un’unica infrazione (omessa revisione), come leggete la circolare del Ministero dell’Interno?

A dire il vero, nella circolare del Ministero leggo tutt’altro. La stessa circolare si riferisce specificatamente agli artt. 80 (mancata revisione) e 193 (mancata copertura assicurativa). Va detto che lo “street control” ed altre apparecchiature similari, che secondo la circolare non risultano omologate, sono collegate telematicamente alle banche date del ministero e servono solo da supporto all’operatore che lo sta usando. Infatti l’apparecchiatura indica che  un veicolo che sta circolando, e questo lo attesta l’operatore, potrebbe essere privo o di copertura assicurativa o di revisione valida.

Si certo, è un ausilio per l’operatore. Ma il problema è la modalità di contestazione…

Allora, la situazione è molto chiara. Visto l’impossibilità della contestazione immediata la Circolare indica  le modalità per attivare la contestazione differita.

Insomma, le procedure avviate dalla Polizia Municipale di Maddaloni sono corrette?

Certo che lo sono. Non lo dico io, sulla base di un personale convincimento, ma lo specifica il Viminale. Infatti, è prassi consolidata e legittima eseguire i controlli presso gli uffici di appartenenza che non potevano essere fatti altrimenti. Si controlla presso la banca dati del ministero la corrispondenza di quanto riscontrato in strada e se effettivamente il veicolo interessato (ripeto la cui circolazione è attestata dall’operatore) sia privo di assicurazione valida o di revisione.

Fatto il controllo, basta poi la conferma?

Di più, nella circolare si evidenzia, nei due casi revisione ed assicurazione,  che le banche date del ministero facendo fede rendono inutile anche la procedura dell’art. 180 comma 8 (invito ad esibire i documenti) e che quindi una volta effettuato il controllo e questo abbia dato conferma a quello indicato in strada dall’apparecchiatura,  si procede direttamente all’effettuazione della verbalizzazione con contestazione differita.

Detto così, la Polizia Municipale di Maddaloni è in una botte di ferro…

Io non so cosa il Giudice di Pace abbia visto di non corrispondente alla normativa. Spero solo che l’Amministrazione proponga rapido ricorso.

Per disinnescare la corsa ai ricorsi?

Perchè quello che si può scatenare appellandosi alla sentenza è inimmaginabile. E dannoso per tutti.

Redazione