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di Antonio Del Monaco * Ieri, 1° settembre, nella giornata internazionale sul Creato voluta da Papa Francesco, ho preso parte ad una manifestazione organizzata dalla diocesi di Acerra e Nola.
Erano presenti, oltre ai due Vescovi, alcune associazioni e tantissime persone.
L’evento è stato aperto da un filmato in cui scorrevano i molteplici e gravi danni che la Terra ha subito e che, purtroppo, continua a subire per mano dell’uomo, soprattutto in quelle zone.
Ci sono stati molti momenti di riflessione e preghiera, alcuni interventi, alcune proposte.
Ci si chiedeva cosa ormai si potesse fare per prevenire ulteriori catastrofi ambientali, quale il modo migliore per porre un freno ai vari disastri decennali.

Bisogna intervenire, senza ombra di dubbio, ed è indispensabile la partecipazione attiva dei cittadini fino ad arrivare alle associazioni, alle istituzioni e alle massime autorità.
Come in ogni circostanza, e l’ho più volte ribadito, è solo l’azione comune, la sinergia, il lavoro di squadra, che può portare a un risultato concreto e duraturo.
Serve un nuovo modo di pensare, è necessaria una più mirata educazione alla salvaguardia dell’ambiente, bene unico e preziosissimo.
Le nuove generazioni, i giovanissimi, fortunatamente hanno più a cuore di noi il problema, lo sentono maggiormente perché dal presente dipende il loro futuro.
Le nuove tecnologie alternative, verso una svolta green, sono un valido aiuto; lo smaltimento di rifiuti, dilemma atavico, va rivalutato sotto una nuova luce, abolendo del tutto il modus operandi che tutt’oggi dilaga nel nostro Paese, soprattutto al Sud.
Manca coscienza civica o, forse, manca il giusto aiuto…e spesso ci si sente soli, dimenticati, pedine della criminalità a cui il business della monnezza fa gioco.

No, non perdiamo la speranza, la volontà di cambiare, di migliorare, non abbandoniamoci alla rassegnazione.
Bisogna credere fortemente in un mondo migliore, bisogna dare una possibilità ai nostri figli: proteggere le zone verdi, crearne di nuove, avere cura del benessere psicofisico dell’uomo, aspetto sottovalutato per anni.
Per ogni essere umano passeggiare nella natura, respirare aria pulita, vedere, finanche toccare il verde circostante è qualcosa di fondamentale, atavico, necessario a ciò che si suole definire “qualità della vita”.
Non dimentichiamolo, è la base dell’esistenza, perché uomo e terra vivono in stretta simbiosi, da sempre.

Ognuno faccia la propria parte, ognuno aggiunga un pezzo importante e indispensabile al nuovo puzzle di rinascita che ieri, durante la manifestazione, abbiamo voluto fortemente ribadire.
Esacerbare le pene per i criminali che avvelenano la terra, le acque, l’aria, è una mia proposta di legge a cui non rinuncio. Mi batterò per essa.

Amiamo il Creato, dono di Dio, amiamo la casa comune, unica esistente: è per noi, è una possibilità che ci è stata concessa, è il regalo della vita.
Non abusiamone. O di quel dono resterà solo uno sbiadito ricordo…per chi resta.

*Deputato del Movimento Cinque Stelle

Redazione