00 3 min 6 anni

Il capogruppo regionale: “Al ministero tavolo informale convocato su nostra richiesta”

“Ci voleva un tavolo al Ministero, su una tra le vertenze più sentite della Campania, per risvegliare dal torpore le forze politiche. Partiti che ad oggi hanno manifestato il loro interesse al dramma dei lavoratori con annunci spot a cui non hanno dato alcun seguito. Ne sono la riprova le decine di nostre richieste di audizione, tutte puntualmente inevase, inoltrate alla Commissione regionale Lavoro e Attività produttive presieduta da Nicola Marrazzo. Lo stesso Marrazzo che oggi si dice indignato per non essere stato invitato al tavolo al ministero con le rappresentanze dei lavoratori ex Montefibre, ma che in questi anni si è dimostrato assolutamente insensibile rispetto al destino di 300 famiglie, oltre che a quello di altre centinaia di lavoratori coinvolti nelle tante vertenze che caratterizzano il territorio della nostra regione. Marrazzo e i suoi compagni di partito si preoccupano oggi della propria visibilità mediatica, spostando il dibattito sui binari di una futile polemica, piuttosto che recitare un mea culpa sulle proprie negligenze e sull’attività di una Commissione tra le più inoperose dell’intero Consiglio regionale”. E’ quanto dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello.
“Quella di domani – precisa Saiello – non è affatto un’iniziativa unilaterale né un tavolo politico, come vorrebbe farlo passare Marrazzo. Si tratta di un tavolo informale convocato su nostra esplicita richiesta, a cui ha fatto seguito quella del senatore e componente della Decima Commissione al Senato Sergio Vaccaro, e che il Ministero del Lavoro ha immediatamente calendarizzato, comprendendo la delicatezza e l’importanza della vertenza. Cosa che non è stata mai fatta dal presidente della Commissione regionale Lavoro, su questa e su altre vertenze. Sono ben 18 le richieste di audizione a firma M5S inoltrate alla Commissione di Marrazzo lasciate impolverare in un cassetto. E alcune di queste riguardano proprio i lavoratori ex Montefibre. Che hanno trovato in noi l’unico interlocutore che ha mostrato di avere a cuore la loro situazione e il dramma che vivono da oltre dieci anni”.

bocchetti