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MADDALONI- Nei giorni delle durissime trattative per scongiurare lo smantellamento dei servizi di meccanica nello scalo merci ferroviario più grande del Mezzogiorno (di fatto dismesso), arrivano proposte che sembrano uno schiaffo a chi realmente si occupa dei problemi della logistica che non c’è. Si sta per aprire una settimana durissima. Sulle barricate della logistica si è presentato solo il sindaco De Filippo. Tutti i cantieri dell’Interporto sono sub iudice e sono bloccati. In questo scenario arriva una proposta mirabolante. Nel 1994 si parlava di Interporto punto di riferimento per tutto il Mediterraneo. Manco fosse il porto di Gioia Tauro (lo scalo merci in maggiore espansione della sponda sud dell’Europa). Sono passati 26 anni e siamo ancora agli slogan. Intanto, il polo logistico di maggiore sviluppo della Provincia è Aversa Nord. Tanto per fotografare la realtà.

Riceviamo e pubblichiamo la nota di “Maddaloni Green”.

Da ieri, sono chiuse, le proposte di (di fatto Trasformare Maddaloni nella Capitale della Logistica del Mediterraneo. E’ questo l’ambizioso obiettivo annunciato nel consiglio comunale di giovedì da Bruno Cortese, il presidente del movimento Maddaloni Green che ha ricevuto la scorsa settimana la delega alle Politiche di Sviluppo e Industrializzazione del Territorio dal sindaco Andrea De Filippo.  “Il mio impegno si concretizzerà in una progettualità operativa – ha affermato Cortese -che spero contribuisca a creare valore per l’intera comunità, fermamente convinto che la scelta dell’Amministrazione di puntare ad un ruolo preminente nel mondo della logistica è viatico di grandi prospettive. Maddaloni può rafforzare così la sua specificità ed essere attrattore di innovazione e sviluppo,  a patto che riesca a costruire intorno a sé un ecosistema solido che porti in dote la sua vantaggiosa posizione geografica e risorse infrastrutturali uniche e di innegabile valore. Maddaloni può diventare capitale della logistica grazie ad una serie di condizioni geografiche cresciute nel tempo: la presenza di uno scalo merci ferroviario efficace e veloce con funzioni di transito e stoccaggio delle merci, di un interporto di primo livello, di rappresentare il naturale retroportoper decongestionare il traffico merci che attualmente grava sul porto di Napoli, la vicinanza strategica all’aeroporto di Napoli, la prossima presenza di due collegamenti importanti come i caselli autostradali a duechilometri di distanza l’uno dall’altro ed  infine la disponibilità di poter inserire sul mercato una intera area da destinare all’attività logistica. Ci troviamo di fronte a una occasione irripetibile realizzabile proprio perché in linea con gli obiettivi dell’Europa,con quanto previsto dal POR FESR CAMPANIA 2014-20 dove esistono due assi, il 3 e il 7, cuciti perfettamente addosso al nostro progetto.  Questo orientamento, inoltre, è stato già annunciato e ribadito dall’Unione Europea nella cornice comunitaria per le scelte di programmazione e investimento per il sessennio 2021-2027 dove sono stati previsti nuovi fondi per il sostegno agli obiettivi noi ci poniamo” .

Redazione