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(di Nello Ferraro)


Con l’arrivo delle prime belle giornate primaverili tutti noi esseri umani, tranne rare eccezioni, sembriamo tante lucertole in fuga dalle loro tane per accaparrarsi i primi raggi sole. Dopo vari mesi trascorsi nei soliti centri commerciali o in compagnia di termometro e tachipirina mentre guardiamo Maria de Filippi il sabato sera, avvolti da tre plaid rigorosamente della disney, leopardato e a pois, appena scatta l’ora legale sembriamo Usain Bolt allo start della finale delle olimpiadi. Mentre i giovani occupano le spiagge del litorale domitio anche quando soffia un vento “triestino”, ma se provi a chiedergli del meteo ti rispondono “bellissim, ce stev nu bellu sol!” mortificando la tua idea di “sentirti ancora giovane”, le famiglie con bambini si pongono come Totò (“ogn’anno puntualmente”) la stessa domanda: “dove portiamo i bambini a giocare all’aria aperta?”
Maddaloni, così come tantissime altre città e paesi del Sud, offre pochissimi spazi dedicati ai bambini. Le poche villette comunali esistenti sono perennemente occupate dalle solite categorie di persone in attesa di lavoro o altro:

  • soggetti dai visi “puliti” come un attore di Gomorra e un po’ troppo grandicelli per andare sulle giostrine, rischiando di romperle e di mandare tutto in fumo…
  • uomini di varie età che tra un “tre sette” e “una briscola” discutono di calcio e politica lamentandosi che l’italia è un paese di M;
  • mamme coraggiose e distratte dalla antica arte dello “Nciucio”, mentre i loro pargoli/rambo sfidano le leggi della fisica e dell’antitetanica;
  • animali e insetti vari sconosciuti perfino ad Alberto e Piero Angela che sguazzano tra erbacce e immondizia.
    Fanno eccezione rari casi di spazi verdi e curati come, ad esempio, quello che si trova all’interno dell’area fiera settimanale di via Colletta, dove sorge un’oasi gestita dalla famiglia Terracciano che da decenni regala momenti di gioia ai nostri piccoli, continuando con passione la tradizione ereditata dall’amato e compianto Carmine che fino a pochi anni fa ha allietato le giornate anche di noi genitori di oggi. Peccato che all’esterno è evidente la traccia lasciata da orde di barbari che dovremmo contrastare tutti noi cittadini, con l’ausilio delle istituzioni già impegnate in tal senso, cercando di essere meno omertosi e contribuendo a mantenere la res pubblica pulita come se si trattasse della nostra casa.
    Lasciamo ai nostri figli un mondo migliore del nostro…
bocchetti