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MADDALONI- La solita puzza di merda. La periferia non si ribella più: è bastato, anche questa volta, il solito acquazzone estivo e sono esplosi i tombini. Fontane di acque nere hanno inondato e stanno inondando via Cancello. La solita storia, la solita vergogna e la solita rassegnazione. Di nuovo si ripete una storia indecente. Come accade da 25 anni, della rituale alluvione di chiacchiere dei presenzialisti della politica fatta da consiglieri regionali di tutte le epoche e di quelli in carica, dei sindaci di Maddaloni e quelli dei paesi vicini (responsabili delle immissioni in fogna non controllate) sempre pronti a partecipare a tutte le inutili riunioni regionali e ad ambire a fondi con progetti ad hoc, ma che si dimenticano di essere concausa del problema. Poi ci sono i consiglieri comunali, di ieri e di oggi, in silenzio. I consiglieri provinciali, di ieri e di oggi, che tacciono. Quando c’è il problema non si fa propaganda. Quando ci sarà il solito vertice, tutti si spareranno il solito selfie. Intanto, si convive con l’ acqua sporca, la puzza di escrementi e allagamento vasto a diffuso dei terreni. Piove e ritorna l’esondazione fognaria del collettore ex Casmez. Via Cancello, strada cloaca dimenticata dal Padre Eterno e soprattutto dagli uomini (che sanno, vedono e colpevolmente tacciono). E’ tutto un profumino di cacca. Torniamo alla cronaca disarmante: continuano a circolare i Tir e le auto mentre cercano di scansare i tombini collassati. E’ saltato parte del tappetino di asfalto. Ma lo spettacolo è agghiacciante: tutti i terreni agricoli sommersi della acque di fogna. Sporcizia e putridume dappertutto. Non è il tempo delle accuse ma di un intervento di messa in sicurezza e di mitigazione dei rischi. Tutte le strade e tutte le responsabilità portano in Regione. E’ la Regione Campania, non lo diciamo noi ma una relazione del presidente Lucio Mascolo (Ente idrico campano) che sottolinea le omissioni finanziarie della Regione Campania che non ha permesso la cantierizzazione degli interventi risolutivi. Un atto formale che non ammette repliche. Quando vale un’alluvione in campagna elettorale? Cinque anni fa, valeva 50 milioni di euro. E ora chi offre di più? Intanto, si fa sempre più intenso il tanfo fognario.

Redazione