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Sono passati sei mesi ed un giorno dal ballottaggio delle scorse amministrative tra Peppe Razzano per il centrosinistra ed Andrea De Filippo per un centrodestra mascherato dal “civismo”.
Un ballottaggio che vedeva Razzano strafavorito che affrontava quell’appuntamento elettorale forte di un vantaggio notevole conquistato al primo turno. Un vantaggio troppo ampio che fece rilassare gli eletti aprendo ad una clamorosa vittoria per De Filippo contro ogni pronostico.
Probabilmente, se la coalizione di Razzano non avesse conquistato il 50% delle preferenze che poi ottenne, forse le cose sarebbero andate diversamente, ma tra la superficialità, dunque gli errori di valutazione ed i tradimenti del centrosinistra, De Filippo riuscì a ribaltare l’esito ed ottenne una vittoria che definimmo epica.
Dopo le note dimissioni dei 13 consiglieri comunali eletti per il centrosinistra ed i ricorsi formuli da De Filippo ed alcuni suoi candidati al consiglio comunale, la “politica” è andata avanti e l’impensabile è diventato possibile con l’UDC che si appresta a sostenere il centrodestra e con i centristi, c’è una possibilità concreta che anche Calatia Libera di Vincenzo Santangelo possa unirsi alla coalizione di De Filippo.
Una coalizione destinata a diventare corazzata; infatti, a Santangelo e Sferragatta, può aggiungersi non solo l’apporto, bensì un’altra lista a sostegno con la regia dell’ex consigliere comunale, Gennaro Cioffi e dell’ex assessore Donato Di Stasio.
Vincere al primo turno resta un impresa ardua, ma De Filippo ha proprio questo obiettivo: vincere al primo turno, senza ricorrere al ballottaggio.
E il centrosinistra? Beh, quella coalizione non c’è più, forse non c’è mai stata, frutto soltanto dell’invenzione di Razzano di mettere insieme queste anime “politiche” in cerca di collocazione.
Oggi il centrosinistra è ridotto a mezzo Partito Democratico e, forse, alla lista Agorà, quella che doveva sostenere la candidatura del Giudice Alfonso Di Nuzzo, candidatura poi saltata.
Seguiamo con particolare interesse il cartello di civiche che si sta formando con i fuoriusciti del PD, quindi Razzano, Reitano, Tontoli e Russo con Tenneriello, Del Vecchio ed altri che, insieme a Progetto Maddaloni e Il Patto per Maddaloni, potrebbe rappresentare la vera alternativa al Sindaco uscente. Il nome? Non c’è ancora nulla di ufficiale.
Ma il tempo stringe ed il vantaggio che De Filippo sembra avere, appare sempre più importante.
Nonostante tutto, anche il leader di Maddaloni nel Cuore sembra avere qualche difficoltà nel tenere insieme i suoi, ed in effetti, con gli innesti di cui sopra, qualcuno potrebbe mal digerire queste nuove posizioni.
D’altronde, però, De Filippo ha la necessità di allargare poiché i numeri ottenuti alla scorsa tornata elettorale, non sono bastati a garantire la governabilità e quindi la maggioranza in consiglio comunale.
 

bocchetti