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MADDALONI- Aperture e chiusure: è tensione senza fine. Il 17 aprile aprile, la Buttol e i sindacati si rivedranno per discutere sulle aperture dell’azienda alle richieste dei dipendenti: dall’orario di lavoro, al pagamento del turno notturno, dall’organizzazione agli incentivi dovuti. E questa, è l’apertura. Ma chi pensa che sia scoppiata la pace di Pasqua si sbaglia di grosso. Secondo i dipendenti, c’è anche una chiusura molto dolorosa per le ricadute socio-economiche. Non bisogna dimenticare che il vero confronto è sempre occupazionale: la mancanza di personale e un piano di assunzioni o adeguamento degli organici. E su questo, è sempre guerra. E’ la guerra di Pasqua. E’ accaduto nei giorni scorsi che tre contratti trimestrali, per tre lavoratori maddalonesi, siano scaduti e non siano stati rinnovati. Una durissima decisione perché ci sono stati innesti di sei unità provenienti da altri cantieri. Una libera e legittima scelta aziendale che cozza contro le richieste fondamentali del personale: adeguare gli organici e dare risposte occupazionali anche al territorio. E’ inutile dirlo che la tensione è alta. Si ricarica la molla del dissenso in attesa del confronto del 17 aprile. Insomma, da una parte c’è apertura e distensione dall’altra chiusura e scontro. E puntualmente, come accade da sempre, la palla e l’interrogativo ritorna al comune e alla committenza: possono il sindaco, l’assessore al ramo e le forze politiche non porsi il problema delle ricadute occupazionali sul territorio del principale servizio erogato sul territorio? Su questo argomento, abbiamo più volte sentito gli amministratori che ripetono sempre la medesima risposta: “Primo, è una scelta autonoma e una facoltà esclusiva dell’azienda ; secondo il comune committente ha la sola funzione di garantire il pagamento servizio del servizio e pretendere il rispetto dello standard da capitolato d’appalto”. Ma i dipendenti, da sempre, la pensano in maniera opposta: più servizi, più personale e più risposte al territorio. Insomma, si è messo in moto il dissenso.

Redazione