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MADDALONI- Dieci firme ballerine. Dieci su ottanta: se un conflitto di legittimità si potesse esprimere in cifre a tanto ammonta l’intoppo che impedisce al momento alla lista “Democratici per terra di Lavoro” di superare lo scoglio dell’ammissibilità. Bisognerà aspettare martedì per saperne qualcosa di più. E non sarebbe improbabile la strada verso i ricorsi. Restano invece intatte, ammissibilità o meno, la questione delle ricadute politiche. Nel 2017 c’erano tre Pd. Tre nel 2018 e tre pure nel 2019. La strada verso il superamento della frattura della componente Dem sul territorio cittadino sembra tutta da costruire. Primo, il Pd ufficiale candida Angelo Campolattano. Il gruppo federato (Città di Idee, Maddaloni Positiva) candida (al netto della questione delle firme Angelo Tenenriello). Aletranativa per Maddaloni non converge su nessuno dei due. La situazione è paradossale. Tutti si richiamano al Pd. Tutti votano DEm a liello nazionale e p, regionale e provinciale. Ma non a Maddaloni. La frattura continua.

Redazione