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MADDALONI- Vigili urbani a muso duro. Non ci stanno ad essere il capro espiatorio di tutte le illegalità e le magagne programmatiche o amministrative partorite dalla politica locale nell’ultimo quarto di secolo. Fatto sta che la sosta selvaggia, con il suo carico di violenza e sopraffazione, a Maddaloni è oltre il limite si sopportazione così come l’omertà degli automobilisti, che parcheggiano dovunque. Ma i vigili picchiano duro.

De Lucia ma effettivamente mancano i controlli…

Voglio incrociare le armi con Mario Barbato, il simpatico e pungente geometra con i baffi, che come tutti gli ex amministratori soffre di vuoti di memoria. Non ci sono i controlli perché non ci sono i vigili. E sui pochi vigili sopravvissuti si scaricano una mole di incombenze. E come mai non sono i vigili?

Come mai?

In 25 anni, nonostante le nostre serrate, reiterate, ossessive denunce non c’è stato sindaco, dico uno, che non abbia incoraggiato la fuga dal comando vigili. Date uno sguardo in tutti gli uffici, è pieno zeppo di ex vigili urbani. Hanno preso, fatto e disfatto, e mai adeguato gli organici. Non parliamo poi dei vigili urbani utilizzati come autisti, scorta, segretari e chi più ne ha più ne metta. Come al solito solo noi, abbiamo denunciato. Siamo stati derisi, sbeffeggiati e isolati. Presi in giro dai consiglieri comunali che, di generazione in generazione, di padre in figlio, nipote e consanguinei continuano a sedere nel civico consesso. Tutti sanno e ora nessuno ricorda. Perché avete saccheggiato un servizio essenziale in funzione dei vantaggi politici? Aspettiamo risposte.

Ma comunque esiste un problema di vigilanza, al di là degli organici. O no?

No, questa è una fandonia. Per il semplice motivo che si pensa che i vigili urbani siano dei “guardamacchine” e non agenti di pubblica sicurezza, addetti all’annona, agli atti giudiziari, all’edilizia, ai controlli ambientali. Si va al fronte senza truppe. E si fa finta di non sapere che il legislatore, già dal 1997, ha istituito gli ausiliari del traffico che il comune di Maddaloni non ha mai assunto e mai messo in campo.

Ci volevano gli ausiliari del traffico?

Si certo. L’ausiliario del Traffico (detto anche ausiliario della sosta o in gergo vigilino è una figura professionale regolamentata dall’Art. 12-bis del codice della strada. Il suo lavoro esclusivo è il controllo dell’attività di sosta e fermata sul territorio. Può essere un dipendente comunale di categoria B oppure un dipendente di una ditta esterna. Ma nessun sindaco, quelli che hanno incoraggiato la dispora verso gli uffici, ha voluto fare questa scelta molto utile e molto impopolare. Zero programmazione, zero organizzazione e azzeramento degli organici. E ora il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ma nessuno ricorda, nemmeno il geometra con i baffi, che al tempo debito si è gestito male. Questa situazione è stata voluta e creata a tavolino. E ora, a ciascuno le sue responsabilità.

Ma di questo passo si arriva alla chiusura del comando vigili?

Di questo passo, con i pensionamenti e se l’acquisizione di nuovi agenti (mediante il concorsone) non dovesse andare a buon fine l’anno prossimo si chiude. Se poi il ministro Brunetta avvia lo scivolamento del personale verso la pensione chiuderà gran parte del comune. Poi c’è un problema culturale.

Problema culturale?

Si, la sosta selvaggia viene giustificata. Nel senso che si può parcheggiare sui marciapiedi, e dappertutto solo perché non arriva qualcuno a stangare. E’ come se non si uccide un uomo perché si va in galera e non perché è etico non uccidere. C’è sempre un alibi per giustificare l’ingiustificabile.

E come se ne esce?

Con i pensionamenti e le assunzioni certe. Non può esserci una sola di pattuglia o vigilanza su un territorio di quasi 37 chilometri quadrati. Tutto il resto sono chiacchiere o scuse.

Redazione