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La ricostruzione presentata attraverso una nota al Prefetto di Caserta da alcuni consiglieri comunali, diventata poi oggetto di una interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, è totalmente falsa.

L’utilizzo parziale, improprio e pretestuoso dei fatti richiamati nell’interpellanza persegue il solo fine di screditare e delegittimare la funzione della presidente del consiglio comunale Angela Letizia che, sin dal suo insediamento, si è dovuta scontrare con le resistenze di un ceto politico che ancora oggi si rifiuta di riconoscere una donna alla guida della massima assemblea cittadina, condizione verificatasi per la prima volta nella storia democratica della città di Marcianise.

Dalle registrazioni di tutti i consigli comunaliemerge chiaramente la difficoltàdella presidente Letizia, che spesso diventa impossibilità,di contenere con il solo dialogo la protervia di alcuni consiglieri che respingono sistematicamente ogni tentativo di rendere ordinato il confronto democratico in aula, rifiutandosi di rispettarei tempi e le modalità indicate dalla presidenza e previsti nel regolamento delle attività consiliari, pronunciando frasi equivoche al suo indirizzo, riducendo l’agibilità democratica all’interno del civico consesso con continue interruzioni e abbandoni delle sedute.

Nel consiglio comunale del 23 luglio 2021 si è verificato inoltre un episodio gravissimo che dovrà essere oggetto di valutazione da parte del civico consesso.

Il consigliere comunale Alessandro Tartaglione ha tacciato la presidente del consiglio Letizia e l’intera Amministrazione di essere ‘fascisti’, battendo violentemente più volte i pugni sul tavolo con estrema aggressività e abbandonando, infine, la seduta che aveva raggiunto solo da pochi minuti.

Con il suo comportamento ha offeso le Istituzioni comunali e le persone che le rappresentano che si sono sempre battuti a favore delle libertà, dei diritti civili e per l’affermazione dei valori sanciti nella nostra Carta Costituzionale.

Esprimiamo piena fiducia e solidarietà nei confronti della presidente del consiglio, vittima di questi meschini e strumentali attacchi, e la esortiamo a continuare a espletare le sue attribuzioni istituzionali con il rigore e l’equità con cui sino ad ora si è contraddistinta.

Redazione