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MADDALONI- Mario Draghi e il Villaggio dei Ragazzi. Che c’entra il presidente del Consiglio incaricato, in attesa della fiducia dai due rami del Parlamento, e la fondazione di Maddaloni? Apparentemente nulla. Invece, c’entra e pure parecchio. Tutti e due, ovvero Draghi e il Villaggio, hanno una sfida in comune: vincere la sfida della formazione 4.0. Stiamo parlando dell’Istituto tecnico superiore : il Villaggio ha lanciato il bando per per giovani diplomati (età massima 26 anni) per l’accesso ai corsi di «formazione professionale e di livello universitario,  altamente specializzata, di tecnici superiori per la produzione e manutenzione del veicolo ferroviario». E Draghi, nel discorso programmatico in Parlamento, ha parlato di Its, cioè di Istituti tecnici superiori, e li ha indicati come “pilastro educativo”, come accade da anni in paesi nostri competitor come Germania e Francia. Al capitolo Its il Recovery Fund, aggiunge Draghi, riserva un finanziamento importante, 1,5 miliardi di euro, 20 volte il finanziamento di un anno normale pre-pandemia. In questo, Draghi conferma l’investimento robusto messo sugli Its da Lucia Azzolina. Il nuovo presidente del consiglio mette subito dei paletti: «Senza innovare l’attuale organizzazione di queste scuole, rischiamo che quelle risorse vengano sprecate». Gli Its sono nati da una decina di anni in Italia, sfornano numeri sull’occupazione importanti, oltre l’80% degli studenti diplomati trovano una occupazione, nella quasi totalità dei casi l’impiego è coerente con il percorso di studio e lavoro svolto nel biennio di corso. E’ quello che accade all’Its Tec Mos del Villaggio: non si rilasciano diplomi ma si formano tecnici apicali sul campo. Più che i principi valgono i numeri: l’84 per cento dei formati sono stati, dopo due anni, assunti direttamente dalle aziende. Lo stretto legame con le attività produttive permette di far coesistere l’offerta formativa con la domanda del mercato. Il futuro è qui. Con tutto il rispetto per Mario Draghi, già don Salvatore aveva puntato sulla cosiddetta formazione duale capace di far «incontrare gli studenti dopo la scuola secondaria e le imprese del settore logistica e trasporti».

Redazione