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MADDALONI- Pnrr si e Pnrr no. Finanziamento perso e anche no. Intorno al progetto di ammodernamento (oltre 5 milioni di euro del mercato agroalimentare) si azzuffa la politica locale. E anche il sindaco Andrea De Filippo rompe il riserbo.

Il bando del Ministero dell’agricoltura (da 150 milioni di euro) è un’occasione persa?

Prima di esprimere giudizi bisognerebbe leggere i documenti. Leggerli tutti. Prima notizia vera: il progetto, per migliorare la capacità commerciale e logistica del mercato agro-alimentare al contempo la riduzione degli impatti ambientali attraverso interventi di riqualificazione energetica ed incrementando la riduzione degli sprechi alimentari, è stato approvato. Seconda notizia: è al 26esimo posto e in posizione più che utile per le valutazioni successive e la distribuzione dell’aliquota del 40 per cento spettante al sud. Quindi prima di parlare di bocciature, occasione persa o smacco per la città bisognerebbe fare delle valutazioni documentate.

Quindi la procedura è ancora in itinere?

Certo che che lo è. Ma anche, per assurdo, se non lo fosse, c’è un dato inoppugnabile: il progetto non è stato bocciato bensì ritenuto idoneo. Poi esistono delle condizioni logistiche e demografiche di altri comuni che hanno permesso di ottenere punteggi superiori. Ma nulla è perduto. In generale, non tutti i bandi (sebbene accolti) possono essere finanziati. Eppure, ce ne sono stati molti altri, già finanziati, che sono passati nel silenzio più totale. Si fa un gran baccano quando c’è un bando non immediatamente finanziato. E si tace, stranamente, quando altri vengono portati a casa.

A cosa si riferisce?

Parlo di quelli sulla digitalizzazione, sulle infrastrutture legate alle Zone Zes, rete fognaria, acquedotto. I fondi per la riqualificazione dell’alveo dei Regi Lagni, contro il dissesto idrogeologico. Mi fermo qui altrimenti dovrei elencare tutti i finanziamenti ottenuti che superano i 60 milioni di euro. Ma c’è un dato interessante…

…quale?

Il piacere di poter parlare male di Maddaloni anche quando non ce ne sono gli argomenti. Una pulsione irrefrenabile a rappresentare a tinte fosche la realtà anche quanto è tutt’altro che fosca. Potremmo dire con Freud che domina una “pulsione di morte” un gusto per il tanto peggio tanto meglio, che sfocia in un insano piacere masochistico per l’autofustigazione. Mi dispiace perchè mai come in questo momento storico, sarà pure per una fortunata congiuntura, c’è una ripresa degli investimenti e delle opere pubbliche come mai vista dagli anni ’80 del secolo scorso. Prima di commentare bisognerebbe documentarsi anche per rispetto dei ruoli che si coprono e delle persone a cui ci si rivolge.

Redazione