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Questa mattina, a Napoli, nella Basilica di Santa Chiara, l’Arma dei Carabinieri ha celebrato la sua Patrona, la Beata Vergine Maria Virgo Fidelis, l’ 82° anniversario della “Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”.

Alla Santa Messa, officiata da S. Ec. Mons. Francesco Beneduce, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Napoli, è intervenuto il Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, Generale di Corpo d’Armata Antonio de Vita, il quale, nel ricordo dell’eroico fatto d’armi, conclusosi il 21 novembre 1941, durante la seconda guerra mondiale, nella località africana di Culquaber, dove un intero Battaglione di Carabinieri, dimostrando profondo amor di Patria e granitica fedeltà al giuramento prestato, si immolò per impedire l’avanzata nemica, ha sottolineato l’importanza della consapevolezza dell’essere Carabinieri, garanti della salvaguardia delle libere Istituzioni e custodi del bene comune e di ciò che il loro ruolo richiede: impegno quotidiano, affidabilità costante e responsabilità personale.

Per l’eccezionale atto di generosità e sacrificio compiuto dai Carabinieri nella battaglia di Culquaber, il 7 aprile 1949 la Bandiera dell’Arma fu insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare e l’11 novembre dello stesso anno, il Pontefice Pio XII decise di proclamare la “Beata Vergine Maria Virgo Fidelis” Patrona dell’Arma, fissandone proprio il 21 novembre la data della ricorrenza.

La cerimonia, a cui hanno partecipato Autorità civili e militari, una folta rappresentanza di Carabinieri della Legione “Campania”, del Comando Provinciale di Napoli, del 10° Reggimento “Campania”, dei Carabinieri Forestali, dei Reparti Speciali, personale degli organi della rappresentanza militare, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali in congedo nonché militari liberi dal servizio con i propri familiari, si è conclusa con la celebrazione della “Giornata dell’Orfano”, in occasione della quale sono stati consegnati riconoscimenti ad otto giovani orfani di militari dell’Arma residenti in Campania per essersi particolarmente distinti negli studi. Tutti gli orfani dell’Arma sono assistiti dall’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri, ente morale che dal 1948, grazie al contributo volontario di tutti i Carabinieri, sostiene, anche attraverso l’elargizione di adeguati sussidi, gli orfani dei militari dell’Arma nella crescita e nell’istruzione.

Redazione