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(di Nello Ferraro)
Sfida senza reti tra la terza e la quarta difesa del campionato affrontata da Ancelotti con soli due cambi rispetto alla trasferta svizzera di giovedì, tra i pali Ospina sostituisce Meret mentre al posto di Ghoulam gioca un adattato Hysaj che usa il sinistro praticamente solo per la frizione e si vede. Sul versante toro l’ex Mazzarri, sempre legato al suo 3-5-2 così come un politico alla poltrona, schiera una formazione ancora più prudente del solito preferendo Berenguer a Zaza o Falque.
Primo tempo di chiara matrice azzurra con almeno quattro palle gol per la coppia d’attacco Insigne-Milik, tra cui la più clamorosa al 32’ con il polacco che arriva leggermente in ritardo. Solo nel finale i granata tentano un affondo in area fermati da una grande chiusura in scivolata del gigante Koulibaly che, pochi secondi dopo, ha uno scontro fisico con Rincon che porta all’ammonizione del “general venezuelano” e del neo capitano azzurro Insigne, forse ancora impreparato alla nuova carica ereditata da Hamsik.
Secondo tempo che inizia sempre con il Napoli a far la partita ed il Toro che gioca di rimessa, protagonista ancora il portiere Sirigu che respinge un paio di conclusioni di Ruiz e Milik. I partenopei avvertono le fatiche di coppa e Ancelotti al 69’ mescola le carte inserendo Verdi e Mertens per Callejon e Ruiz, accentrando Zielinski accanto ad Allan. Al 74’ il diciottesimo palo di stagione si sostituisce a Sirigu respingendo il classico tiro a giro di Insigne, ultima vera occasione per gli azzurri che rischiano nel finale la beffa, evitata prima grazie ad un superbo Allan che riesce a bloccare Aina ad un passo dall’assist decisivo per Belotti, poi al 94’ quando il ragazzo di Scampia Izzo sfiora la rete su colpo di testa marcato inopportunamente da Insigne.
Incontro che si chiude a reti inviolate nonostante i venti tiri dei padroni di casa contro i sei del toro, dato da cui si evince che bisogna solo migliorare la mira e, forse, velocizzare anche una manovra che sembra meno fluida rispetto al passato. Inoltre, serve trovare anche delle motivazioni per affrontare un campionato che un senso non ce l’ha, essendo lontani sia dalla vetta che dal quinto posto. In questo deve essere bravo l’Ancelotti psicologo più che l’allenatore, per far si che i suoi tirino fuori grinta e carattere anche in campionato richiamando i tifosi a riempire un San Paolo stranamente e tristemente deserto.

TABELLINO
NAPOLI: Ospina 6; Malcuit 7, Maksimovic 6, Koulibaly 6.5, Hysaj 6; Callejon 6 (69′ Mertens 5.5), Allan 7, Ruiz 5.5 (70′ Verdi 5.5), Zielinski 5; Insigne 6, Milik 5. A disposizione: Karnezis, Meret, Luperto, Chiriches, Ghoulam, Diawara. Allenatore: Ancelotti.
TORINO: Sirigu 7; Izzo 6.5, N’Koulou 7, Moretti 6.5; De Silvestri 6, Lukic 5.5, Rincon 5.5(55′ Meite 5.5), Ansaldi 6.5 (78′ Parigini s.v.), Aina 6; Berenguer 5.5 (63′ Baselli 6), Belotti 6. A disposizione: Ichazo, Rosati, Bremer, Damascan, Ferigra, Iago Falque, Zaza. Allenatore: Mazzarri.
ARBITRO: Fabbri.
NOTE: Ammoniti: Insigne, Koulibaly, Allan, Hysaj (N); Rincon, Moretti (N). Recupero: 3’pt-4’st. Calci d’angolo: 15-4.

bocchetti