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MADDALONI- (di Elio Bove) Nelle storie di munnezza, si salvano solo i cittadini. Hanno sempre subito e continueranno a subire. Non condanno, però, l’assessore Liccardo, finito sotto il fuoco incrociato di coloro che hanno sposato la causa dell’avvoltoistica posizione. La bomba è deflagrata nelle sue mani, generando una grande puzza. Bravo ed esperto della cosa pubblica, l’assessore Liccardo sa leggere alla grande come funziona l’esternalizzazione dei servizi, non solo a Maddaloni. Non c’è bisogno di fare le capriole per capire perchè si è di fronte a paradossali situazioni quando di mezzo ci sono i rifiuti. Sgambetti improvvisi e studiati al solo scopo di generare disordine in un’estate arroventata, che mal si concilia con la munnezza in libertà? Da più parti, viene invocato il Sindaco, quale massima autorità sanitaria e quindi responsabile non so di quale reato, in caso di pandemia. Siamo seri e cerchiamo di concentrarci sulle risoluzioni, che tarderanno a venire, perché certi processi richiedono tempo. Quanto?Quel tempo necessario per risolvere burocraticamente l’emergenza del momento e avviare una seria dismissione dell’esternalizzazione di tutti i servizi in luogo di un’internalizzazione, che a questo punto si impone nella nostra cara ed amata città. Svincolarsi dalla morsa di certi funzionamenti riconducibili a note vicende emergenziali della munnezza, significa iniziare a respirare aria pulita. La meritano i cittadini di Maddaloni, che tra munnezza e inquinamenti vari, pagano sulla propria pelle le conseguenze. Sindaco e Assessore, affrettatevi! Non più tardi di una settimana fa, il dibattito politico si è spostato, per pura coincidenza, sulla munnezza, l’umido, il compostaggio, l’impianto da realizzare, il lavoro e i vantaggi per i cittadini. Pare che anche l’opposizione converga sulle posizioni del Sindaco, che già si è fatto avanti in sede Ato, per attivare le procedure propedeutiche ad ospitare un impianto di compostaggio, in ossequio alla Legge Regionale del 26 maggio 2016, n.14, integrata con importanti modifiche.E’ un’occasione troppo ghiotta, per una città che deve pretendere la sua autonomia nella gestione dei rifiuti, senza subire gli intoppi delle ditte esterne. Il momento è favorevole: c’è una parte dell’opposizione che è dello stesso partito di De Luca, in cerca di rielezione e di territori per realizzare la bellezza di 15 impianti per la lavorazione dell’umido, che ancora oggi viene portato fuori regione pagando 190 euro a tonnellata, un costo che si scarica sulle bollette anche dei maddalonesi. Inoltre va ricordato che lo stesso De Luca cerca disperatamente uno sconto all’Ue sui 122.000 euro

Redazione