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MADDALONI- La tregua è finita. Comincia il presidio ad oltranza, pacifico ma determinato, presso la casa comunale. Gli edili cercano lavoro ma cercano soprattutto risposte occupazionali erte presso i cantieri della Bari-Napoli. Hanno presentato domande, curricula e richieste di assunzione presso gli uffici del “Consorzio Cft”. Ma da due settimane non è arrivata nessuna risposta pee la gran parte dei candidati. Così, hanno perso la pazienza. Non lasceranno il comune se non arriveranno risposte. Il sindaco Andrea De Filippo, come tutti i predecessori, dovrà convivere con la protesta degli edili senza lavoro. Una cena viste e rivista mille volte. Di tempo ne è passato abbastanza: è dal maggio scorso che il personale (jn possesso delle regolari qualifiche professionali) invia curricula e non riceve risposte. Gli edili non vogliono ripeter l’esperienza amarissima dell’Interporto: un anno di vertenze e nessun risultato. Sotto pressioni sono finiti i sindaci di Maddaloni e Valle di Maddaloni. Ma anche i parlamentari e soprattutto i sindacati di categoria che, al cospetto di opportunità occupazionali di medio-lungo periodo, non riescono o non sanno avviare un tavolo tecnico a tutela delle aspettative occupazionali legittime del territorio. C’è un vuoto assoluto. E il tempo rema contro: più passa e più cresce l’esasperazione. Ancora una volta, il territorio non riesce a sfruttare le opportunità occupazionali che si si stanno materializzando con i cantieri ferroviari della Bari-Napoli.

Redazione