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MADDALONI- Fa già discutere la scelta di trasferire momentaneamente i servizi del SerD, ubicati presso l’ospedale (lato via Roma), per le dipendenze a Caserta. Il tempo di metabolizzare l’annuncio e fioccano le proteste e le domande. Il primo a sollevare eccezioni è il dottore Angelo Tenneriello, medico e protagonista della battaglia contro la chiusura del servizio del distretto 13.

Angelo Tenneriello

Perchè è allarmato e perplesso?

Per una serie di ottimi motivi. Primo: la scelta dell’Asl, sul piano tecnico e in questo momento di emergenza, è incomprensibile.

Perchè?

Perchè nella quotidiana battaglia per dissuadere i cittadini a non uscire di casa, e certamente non dal perimetro del territorio di residenza, si disloca un servizio ancora più lontano sommando l’utenza di Caserta con quella a proveniente da Maddaloni, S,Felice a Cancello, S.Maria a Vico, Arienzo, Cervino e Valle di Maddaloni che, a sua volta, è portatrice di disagi e problematiche sanitarie. Un controsenso non spiegabile.

E quale sarebbe stata la soluzione?

Non aumentare gli afflussi. Trovare una sede presso il distretto o chiedere un aiuto al comune. Visto che il provvedimento è temporaneo, una sede temporanea si trova facilmente. Una scelta inspiegabile.

Cosa altro non la convince?

Da protagonista della battaglia contro lo smantellamento ho brutti presentimenti. Ricordo che nel 2012 la proposta di chiudere l’allora Sert fu la prima proposta che anticipava il proposito di chiudere l’ospedale. Non vorrei che questo provvedimento che replichi un copione già visto.

Ma è stato scritto che il provvedimento è temporaneo…

Ma questa temporaneità, al momento indeterminata, spesso si traduce in stati di fatto a tempo indeterminato. E questo aumenta lo scetticismo.

Cosa bisognerebbe fare?

Visto che si tratta di un servizio essenziale, ad alto impatto sociale e dall’enorme rilevanza sanitaria, il sindaco e tutte le istituzioni devono chiedere chiarezza. Ma non la chiarezza dei buoni propositi ma quella amministrativa che traduce in atti vincolanti le decisioni assunte.

Torniamo su terreno sanitario. Lei è preoccupato per questa trasferta?

Ma non ci rendiamo conto che i portatori di dipendenze sono portatori anche di patologie. Questo provvedimento, sebbene motivato dall’emergenza, non sta in piedi da nessun punto di vista.

Redazione