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MADDALONI- “Non sappia la tua mano destra cosa fa la sinistra”. E’ una frase del Vangelo secondo Matteo, perfetta quando si parla di elemosina e di opere di bene. Ma non funziona quando si parla di gestione amministrativa. In questo caso, se la mano destra non sa quello che fa la sinistra equivale a mancanza di trasparenza e caos dei servizi. E’ il caso dell’eterna questione irrisolta della regolamentazione dei cartelloni pubblicitari. Parlare di “Far West” non è esagerato o di gravi ritardi amministrativi nella gestione è dire poco. ma accade che, mentre i consiglieri comunali sono al lavoro per regolamentare il settore, in contemporanea spuntano impianti in assenza di regole certe.

Ne parliamo con il consigliere comunale Angelo Tenneriello (Maddaloni Positiva).

A che punto è questa questione irrisolta?

Al punto di partenza. Mentre si discute il territorio va alla deriva. Ho avuto modo di notare che non solo i vecchi impianti non a norma o non perfettamente in regola sono tutti al loro posto. ma ho notato che ne stanno spuntando altri.

Spuntare? In che senso?

Ci sono nuove installazioni che, al momento, non si comprende da chi siano state autorizzate e sulla base di quali parametri normativi. Un esempio: ho notato una nuova insegna sul cavalcaferrovia di via Libertà Se non erro, leggi alla mano, proprio le installazioni lungo i cavalcaferrovia o cavalcavia, presso gli incroci, sui marciapiedi e lungo le arterie di principale snodo veicolare sono particolarmente regolate e quasi sempre proibite. Ora premesso che mi sbaglio, ammesso che qualsivoglia installazione nuova e anche vecchia sia in a norma, vorrei conoscere chi autorizza chi, secondo quali norme e con quali criteri. E’ una questione di trasparenza e di divulgazione delle norme. In modo tale, che una volta per tutte, a Maddaloni, regole chiare e univoche siano di dominio pubblico e pertanto rispettate da tutti. Aspetto risposte affinchè la mano destra sappia sempre quello che fa la mano sinistra.

Ci sta anticipando che farà una nuova interrogazione?

Su questo tema interrogazioni e solleciti si sprecano. L’obiettivo è uno e uno solo: mettere un punto fermo e porre fine ad una gestione lacunosa e raccogliticcia di un servizio essenziale sia sulla strade urbane che su quelle extraurbane.

Redazione