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MADDALONI- Come in un gioco fatto di cascate e zampilli. Chiusa una falla se ne apre sempre un’altra: ovviamente sempre negli stessi punti e lungo le stesse strade già abbondantemente rattoppate. La giostra degli spruzzi itineranti questa volta ha fatto tappa, anzi è tornata in via Montano: perdite d’acqua e avvallamento del manto stradale, strada chiusa ai bus (che in barba ai regolamenti vengono fatti entrare nel centro urbano) e disagi per i residenti. Urge un cambio di metodo: non vanno più contate le falle (apertesi nell’ultimo mese omettendo di avventurarsi nell’elencare quelle dell’ultimo anno). Cambiamo paradigma: si contano che separano la rottura dell’acquedotto in corso dalla prossima che ci sarà sempre nel medesimo punto sottoposto a rattoppo. Potrebbe essere un’attività da bookmakers. Adesso lungo la stradina, che viene utilizzata dai bus scolastici per paralizzare un intero quartiere, si circola a senso unico alternato. Là dove non ha potuto il buon senso e la buona amministrazione, ci è riuscita l’emergenza: i torpedoni che accompagnano centinaia di studenti sono stati delocalizzati nella traversa Nuova Pretura (alias traversa del Commissariato di Polizia). Oltre al dramma degli studenti, che non potranno più essere accompagnati fin dentro il banco dall’autobus, resta lo sconcerto di un rione che convive con le periodici cedimenti dell a strada che costeggia fabbricati. Un dato va segnalato: fanno scalpore le perdite”tipo geyser” e si sottovalutano invece le perdite appena affioranti sul manto stradale. Eppure misurando i rischi, sono le seconde le più subdole, le più pericolose, le meno rintracciabili e e quelle da temere perché capaci (in assenza di immediata via di sfogo) di erodere il sottosuolo, che in caso di mancato immediato recapito nel sistema fognario, possono minacciare non solo la stabilità delle strade ma anche degli edifici.Ed è questo che temono i residenti in via Montano: il rischio di subsidenza o danneggiamento delle fondamenta degli edifici. Una situazione che non fa spettacolo e post su facebook ma incute qualche preoccupazione
 

bocchetti