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Evento organizzato in collaborazione con l’Avius di San Felice a Cancello VALLE DI MADDALONI- Solidarietà, senso civico e partecipazione. Sono i tre ingredienti del successo della giornata la la donazione del sangue, organizzata dall’ammnistrazione comunale in collaborazione con l’Avuis di San Felice a Cancello. Contano […]
Dalla ProvinciaIl Presidente dell’Automobile Club Salerno – Vincenzo Demasi – esprime piena soddisfazione per la conferma di Simone Capuano nel Consiglio Generale dell’Automobile Club d’Italia. Simone Capuano, nato a Vietri sul Mare (SA), è stato eletto in rappresentanza della FISA – Federazione Italiana Scuderie automobilistiche – per il prossimo quadriennio […]
CronacaProsegue nelle chiese dell’Irpinia la campagna di sensibilizzazione contro le truffe organizzata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino. L’iniziativa rientra in un progetto a più ampia diffusione su tutto il territorio nazionale e si rivolge in particolare alla popolazione anziana, troppo spesso vittima di […]
CronacaIl Presidente dell’Automobile Club Salerno – Vincenzo Demasi – esprime piena soddisfazione per la conferma di Simone Capuano nel Consiglio Generale dell’Automobile Club d’Italia. Simone Capuano, nato a Vietri sul Mare (SA), è stato eletto in rappresentanza della FISA – Federazione Italiana Scuderie automobilistiche – per il prossimo quadriennio […]
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CronacaQuante volte il sabato sera la noia incombe e con il freddo alle porte si decide di guardare un film e chiamare una pizza. Avranno pensato a questo le due persone di 31 e 35 anni, già note alle forze dell’ordine, arrestate nel blitz antidroga […]
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Dalla ProvinciaIl Presidente dell’Automobile Club Salerno – Vincenzo Demasi – esprime piena soddisfazione per la conferma di Simone Capuano nel Consiglio Generale dell’Automobile Club d’Italia. Simone Capuano, nato a Vietri sul Mare (SA), è stato eletto in rappresentanza della FISA – Federazione Italiana Scuderie automobilistiche – per il prossimo quadriennio […]
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Cronaca“Il consigliere Borrelli ha costruito la sua carriera principalmente su fake news. Scoop abusivi, ricostruzioni fantasiose spacciate per notizie e calunnie contro i suoi avversari politici. Questa volta però ha esagerato: diffondere un video falso su maltrattamenti mai avvenuti all’ospedale di Vallo della Lucania è […]
Dalla Regione
“Il consigliere Borrelli ha costruito la sua carriera principalmente su fake news. Scoop abusivi, ricostruzioni fantasiose spacciate per notizie e calunnie contro i suoi avversari politici. Questa volta però ha esagerato: diffondere un video falso su maltrattamenti mai avvenuti all’ospedale di Vallo della Lucania è di una gravità inaudita. Fa bene la UIL a difendere il lavoro dell’equipe sanitaria di Vallo. Il commissario regionale alla sanità, De Luca, deve prendere provvedimenti immediati e pretendere le scuse immediate e le dimissioni del consigliere dalla commissione regionale sanità, di cui non è degno di essere componente. Questa volta Borrelli ha ragione ad essere verde. Di vergogna”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i componenti del gruppo regionale di Forza Italia: Armando Cesaro (capogruppo), Ermanno Russo, Flora Beneduce, Giampiero Zinzi, Monica Paolino, Severino Nappi, Mariagrazia Di Scala.
Ecco il documento a firma della coalizione di centrosinistra. Da quello che ci risulta, però, di questo documento non è a conoscenza né Razzano né la sua lista “Città di idee”. Insomma, l’autodistruzione del centrosinistra è sempre in continua evoluzione. “La coalizione di centrosinistra […]
Politica
Ecco il documento a firma della coalizione di centrosinistra. Da quello che ci risulta, però, di questo documento non è a conoscenza né Razzano né la sua lista “Città di idee”. Insomma, l’autodistruzione del centrosinistra è sempre in continua evoluzione.
“La coalizione di centrosinistra avverte la necessità di offrire una ricostruzione obbiettiva dei fatti perché i cittadini possano formarsi un opinione consapevole.
Come è noto, la nostra compagine è stata premiata al primo turno dal 54% dei consensi ed ha quindi ottenuto la maggioranza dei consiglieri(ben 14 su 24), questo nonostante la vittoria del candidato De Filippo al turno di ballottaggio. Tale situazione ha determinato una condizione di ingovernabilità, per superare la quale, il centrosinistra si è reso pubblicamente disponibile ad un confronto con tutti gli attori del consiglio comunale, a partire dal sindaco eletto. Nel farlo, il nostro schieramento ha indicato un metodo e una proposta da cui partire, ossia la composizione di un esecutivo di alto profilo e non riconducibile ad alcuna forza politica ed a cui affidare la realizzazione di un programma centrato su pochi punti tesi ad affrontare le emergenze che attanagliano la nostra comunità. A tale responsabile apertura, non è seguita una volontà da parte del sindaco di costruire un terreno di possibile condivisione con le forze di maggioranza presenti in Consiglio Comunale. Infatti, nella relazione del Sindaco non sono emersi quegli elementi politici in grado di favorire un clima di collaborazione, pur nella distinzione dei ruoli decisi dal voto popolare. Abbiamo dovuto altresì constatare che il nostro tentativo di porre al centro il confronto politico veniva mortificato da alcuni esponenti della coalizione del sindaco de Filippo, promotori di un ricorso al TAR, con l’obbiettivo di sovvertire la composizione decisa dai cittadini con il proprio voto. Ciò ha ulteriormente allontanato le parti, nonostante il nostro sforzo costruttivo è responsabile. Il Sindaco De Filippo ha, con i suoi atti politici , dimostrato una scarsa sensibilità istituzionale e contraddetto quel senso di responsabilità da lui invocato più volte.. Egli, abile e navigato uomo politico, ma poco incline all’umiltà, come in tutta la sua campagna elettorale, non ha in realtà mai detto tutta la verità. Non si governa con ricorsi e carte bollate! Con le sue bugie e mistificazioni, ha dato l’alibi ad emeriti imbecilli di minacciare i nostri consiglieri comunali e di questo ne risponderanno in sede giudiziaria. Il centro sinistra vuole ripartire dal dato politico dei risultati elettorali del primo turno, che lo hanno visto come schieramento maggioritario in città, a dimostrazione della valenza della proposta politica ed amministrativa messa in campo. Bisogna guardare avanti, buttarsi alle spalle questa triste pagina della politica maddalonese. I nostri obiettivi futuri devono essere mirati a risolvere le problematiche vere della città. Sicuramente andranno riviste tante cose, ma i principi fondanti dello stare insieme sono rimasti gli stessi che ci hanno portato al risultato del primo turno elettorale. Davanti a noi abbiamo tanti giorni che devono essere utilizzati per portare avanti le nostre idee. Che devono servire per presentare i nostri progetti. Che devono mirare a creare una città solidale, ecosostenibile e rinnovata . Ma questo tempo, che ci separa dalle prossime elezioni, dovrà essere utilizzato soprattutto per trovare una guida autorevole che venga riconosciuta realmente dall’intera comunità.”
La coalizione di centrosinistra
Un fulmine a ciel sereno il post pubblicato su Facebook dal primo eletto del PD, Angelo Campolattano che ieri pomeriggio scriveva così: “Ai miei amici e compagni, a quelli che hanno votato Pd e a quelli che tra questi mi hanno votato dico che sono […]
Politica
Un fulmine a ciel sereno il post pubblicato su Facebook dal primo eletto del PD, Angelo Campolattano che ieri pomeriggio scriveva così:
“Ai miei amici e compagni,
a quelli che hanno votato Pd e a quelli che tra questi mi hanno votato dico che sono stufo e stanco di essere oggetto di riferimenti pubblici, anche televisivi, di essere destinatario di farneticanti e vaneggianti accuse che rispedisco al mittente. Ora basta, chi mi conosce sa che non sono abituato ad accettare le provocazioni ma allo stato della situazione alcune precisazioni le voglio fare.
Tutti sanno che il candidato a sindaco del Centrosinistra – diciamo la verità – non ha retto all’eccellente risultato della coalizione mentre De Filippo è (Si!) arrivato primo ma non ha vinto le elezioni. Questo è un dato politico incontrovertibile da cui non si scappa.
In questi giorni, forse responsabile il sole cocente, abbiamo assistito ad una rassegna di reticenza politica o a vere e proprie manovre di ipocrisia politica perfida e perversa (per essere buoni).
Comprendo la delusione di coloro che fanno riferimento al “sindaco sfiduciato” ma non capisco e non coprendo la necessità all’interno del Pd di trovare il capro espiatorio quando la necessità impellente ed urgente resta quella di una lucida e dura autocritica per recuperare le distanze e il disappunto dei maddalonesi ma anche della nostra gente che hanno manifestato nei confronti del Pd e del Centrosinistra.
Per non essere ne ipocrita e ne reticente: ho firmato e ri-firmerei. Inizio però io a porre al centro della discussione alcuni miei cenni autocritici, che sono da considerarsi errori politici manifesti:
Primo.
quello di essermi personalmente fatto sopraffare da forme di leaderismo nell’assunzione delle decisioni sia nel Pd che nei confronti delle liste e dei partiti della coalizione.
Secondo.
quello di non aver gridato con tutta la mia forza e determinazione la necessità di scandire i tempi (prima di ogni decisione) con l’obiettivo di coinvolgere la nostra gente e spigare loro che il sindaco era “ostaggio” della sua coalizione, dei partiti, delle liste che la componevano e da ultimo dei consiglieri di minoranza eletti.
Terzo.
quello di non essermi impegnato – in qualità di sub-commissario del Circolo Pd – affinché si comprendesse che Andrea De Filippo si gongolava e utilizzava strumentalmente la condizione di “prigioniero politico” della sua coalizione con l’obiettivo di essere mandato a casa e giocare la condizione di “vittima sacrificale” scaricando su di noi l’epilogo inconcludente e inconsistente della sua breve stagione istituzionale.
Quarto.
ripeto ho firmato e ri-firmerei ma non mi perdono di essere uscito dall’aula nella qualità di “presidente pro tempore” del Consiglio; avrei dovuto, invece, onorare il ruolo istituzionale impedendo, nel caso, qualsiasi possibilità o tentativo di mettere in votazione qualsivoglia proposta.
A Maddaloni è possibile ripartire, riconoscendo errori, superficialità politica e istituzionale, solo in questo modo è possibile recuperare il rapporto compromesso con la nostra gente. Ma in particolare nel Pd che va superata ogni forma di leaderismo e personalismo; con l’impegno di tutti, il lavoro collegiale, il superamento della gestione commissariale sarà possibile imboccare la strada maestra per recuperare e superare le sconfitte e gli errori di quest’ultima fase.”
A questo post, hanno fatto seguito le solite offese da parte dei tifosi della politica, quelli dalla risposta già preconfezionata e faziosa. Tra i commenti spiccano però quelli dell’Europarlamentare Nicola Caputo che insieme a Gennaro Oliviero rappresenta il punto di riferimento politico di Campolattano che invita mister 850 preferenze ad andare avanti sul percorso tracciato. In un certo qual senso gli fa eco il Senatore Vincenzo D’Anna che, dopo la solita lezione di filosofia, esorta Campolattano a candidarsi a Sindaco. Tra l’esposizione dei vari punti di vista, c’è anche la nota del Compagno Vincenzo Sforza che ribadisce la scelta politica di mandare a casa il Sindaco De Filippo reo, a suo dire, di non avere un piano programmatico per la città.
“Pure ‘e pullece tenen ‘a tosse” scrive Razzano che, dopo aver constatato l’amaro tradimento di alcuni suoi alleati (sia chiaro che non ci riferiamo a Campolattano) che al ballottaggio lo hanno prima “lasciato a piedi” e poi lo hanno usato come parafulmine nascondendosi dietro di lui. E come se non bastasse, Razzano, insieme alla sua lista “Città di Idee”, è stato anche escluso dalle riunioni di coalizione.
La replica di De Filippo a tutto questo, non si è fatta attendere:
“I responsabili del commissariamento non ci risparmiano le loro sciocchezze neanche in questa giornata di caldo torrido. Continuano a cercare scuse, additando ad altri la responsabilità di avere lasciato nuovamente i cittadini senza una Amministrazione per affrontare e risolvere i problemi della Città. Credono che i Maddalonesi abbiano l’anello al naso. Lo fanno sempre per forma scritta, attraverso un comunicato o un post su Facebook. Inizio a pensare seriamente che non sia farina del loro sacco. Sono mesi che li cerco per confrontarmi pubblicamente, presto li inviterò formalmente e ufficialmente uno ad uno in pubblico perché voi tutti avete il diritto di capire e conoscere come stanno realmente le cose ascoltandoci e guardandoci in faccia. Capire se siamo all’altezza del compito e cosa si nasconde dietro un manifesto o uno slogan, capire quanta sostanza c’è, se ci sono davvero le idee e se chi si propone convince davvero. Sette mesi sono tanti, non potranno sottrarsi anche questa volta. I cittadini non capirebbero, queste elezioni sono state la dimostrazione che i Maddalonesi non votano più a scatola chiusa. Le urne li puniranno. E mentre questi giocano sulla pelle dei Maddalonesi per vanità o sete di potere, la nostra Città non solo è commissariata ma sarà anche fuori dal consiglio provinciale perché non sarà rappresentata da nessun Maddalonese. Anche questo hanno determinato con la sciagurata idea di dimettersi immediatamente. L’assenza di Maddalonesi nel prossimo consiglio provinciale non ci aiuterà ad esempio nella realizzazione della rotonda di via Ficucella, un’opera che, come quella appena ultimata all’incrocio di via Cancello, restituirà sicurezza e renderà più scorrevole questa arteria che attraversa Maddaloni. Appena insediato mi ero già attivato per velocizzare il tutto, sollecitando gli uffici e soprattutto chiedendo di fare qualcosa per rendere meno pericoloso l’attraversamento pedonale in corrispondenza del McDonalds. Tanti genitori mi avevano segnalato questa necessità vivendo con terrore le uscite dei propri giovani figli che attraversando la sera quella strada per andare con gli amici a mangiare rischiano davvero troppo. Non ci aiuterà l’assenza di Maddalonesi in consiglio provinciale neanche nella difesa dei nostri istituti superiori frequentati da migliaia di ragazzi, chi strapperà risorse per realizzare interventi strutturali per le nostre malandate scuole? Non lo faranno certamente i consiglieri provinciali delle altre città che penseranno al loro territorio. C’è anche chi dice che la nostra estromissione da questo ragionamento sia funzionale alla nomina di altri in consorzi che contano, che questo sia stato il pegno da pagare per chi vuole a tutti i costi arrivare. Non posso crederci, sarebbe gravissimo. Se è così lo vedremo presto. L’unico impegno che mi sento di prendere con tutti voi è che non basterà quello che hanno fatto a fermarci e ad affossare ulteriormente la Città. Maddaloni ha bisogno di persone capaci e appassionate. Eleggeremo una nuova Amministrazione e i nostri rappresentanti in tutte e Istituzioni che contano. Siamo al lavoro per questo, per costruire il Grande Partito dei Maddalonesi. Insieme ce la faremo, ne sono sicuro. Siamo già in cammino.”
Chi immaginava i protagonisti della politica maddalonese sotto l’ombrellone, ha preso un granchio(…). Nonostante l’afa, il caldo tropicale e la vigilia di ferragosto, la forza dei nostri supereroi, programmati anche per un utilizzo a 50 gradi, è veramente lodevole.
I fatti della scorsa settimana (mi riferisco al prematuro scioglimento del Consiglio Comunale di Maddaloni ma anche alle successive prese di posizione dei protagonisti della vicenda che hanno ribadito le ragioni che li hanno indotti a dimettersi dalla carica) dimostrano, se mai ve ne fosse […]
Politica
I fatti della scorsa settimana (mi riferisco al prematuro scioglimento del Consiglio Comunale di Maddaloni ma anche alle successive prese di posizione dei protagonisti della vicenda che hanno ribadito le ragioni che li hanno indotti a dimettersi dalla carica) dimostrano, se mai ve ne fosse ancora bisogno, che un po’ di educazione civica è indispensabile per coloro che si propongono di governare un territorio e la sua comunità.
Chi si candida ad una carica elettiva (ad es. quella di Sindaco, di Consigliere Comunale e così via) si propone innanzitutto per rendere un servizio alla comunità e più precisamente per mettersi al servizio del così detto bene comune (che non è un perfetto sconosciuto ma l’interesse generale e pubblico contrapposto a quello particolare e privato) e ciò, sia chiaro, a prescindere dal pur legittimo desiderio di ottenere, nella corsa elettorale, il maggior numero di consensi possibile, il che può anche appagarei l proprio orgoglio personale ma non aggiunge nulla al ruolo che si è chiamati a svolgere.
Difatti, il potere – inteso come facoltà e prerogative – connesso alla carica elettiva è a sua volta asservito al bene comune per cui comporta, in colui che è chiamato ad esercitarlo, l’assunzione di una responsabilità verso l’intera comunità degli elettori, pur senza vincoli di mandato.
Si tratta di concetti elementari che, tuttavia, a mio parere, sono sfuggiti ai tredici consiglieri comunali che hanno deciso di abbandonare l’aula nel corso della prima ed ultima seduta del civico consesso, per poi dimettersi definitivamente dalla carica allo scopo di determinare lo scioglimento dell’organo e con esso la fine dell’esperienza amministrativa del Sindaco neo eletto.
Tale decisione, infatti, non è stata determinata da ragioni politiche cioè dipendenti dal diverso modo di intendere l’azione di governo della città ovvero di interpretare i bisogni della comunità e di darvi le risposte più o meno adeguate (il che, sia chiaro, avrebbe potuto, in caso di insanabile contrasto politico, anche giustificare un’azione del genere), ma semplicemente dalla logica della contrapposizione e dello scontro, visto che la nuova amministrazione comunale non ha avuto neppure il tempo di assumere concreti atti di governo sui quali, eventualmente, le diverse anime del Consiglio avrebbero potuto anche dividersi fino alle estreme conseguenze quali, appunto, le dimissioni di massa.
Per di più tale determinazione è stata giustificata come “reazione” (mi attengo a quanto dichiarato dal consigliere Razzano nel corso della seduta di Consiglio Comunale ma anche nella più recente conferenze stampa dallo steso tenuta) al ricorso al Tar Campania proposto da alcuni dei candidati al Consiglio Comunale non eletti nelle liste collegate al Sindaco De Filippo che hanno impugnato il verbale dell’Ufficio Centrale Elettorale ritenendo non correttamente interpretata ed applicata la norma di legge sul premio di maggioranza o governabilità.
Si tratta di un ragionamento gravemente viziato.
Come dire: i partiti e le liste che hanno sostenuto il Sindaco De Filippo contestano l’attuale composizione del Consiglio Comunale ? Vogliono ottenere per via giudiziaria il riconoscimento della maggioranza dei seggi del Consiglio ? Bene: noi, che rappresentiamo l’attuale maggioranza, ci dimettiamo e così il Consiglio Comunale si scioglie e con esso viene meno anche il Sindaco e la sua amministrazione !
Come può definirsi “politica” (che, ricordo a me stesso, è l’arte di governare, a beneficio dei governati, evidentemente) una decisione di questo tipo?
L’unico risultato che ha provocato, a prescindere dall’acuirsi dei rancori già esistenti tra le persone coinvolte, è stato quello di privare la città ed i cittadini maddalonesi di una direzione politica alla gestione della cosa pubblica catapultando inutilmente l’ente nella gestione commissariale.
Chi ha un po’ di esperienza amministrativa sa bene che il Consiglio Comunale svolge una funzione di programmazione ma anche di indirizzo e di controllo sull’attività del Sindaco e della Giunta Comunale.
Quindi, non ci vuole molto per comprendere che il Consiglio Comunale, tanto più se sostenuto (come nel caso di Maddaloni) da una maggioranza di consiglieri di segno opposto a quelli eletti nelle liste collegate al Sindaco, ben avrebbe potuto adoperarsi, nell’esercizio delle sue funzioni e prerogative, per orientare in maniera più che efficace l’azione amministrativa ai fini del perseguimento del bene comune e a tutto vantaggio della comunità e dei cittadini.
In diverse altre realtà locali l’elezione di un sindaco non sostenuto dalla maggioranza dei consiglieri non ha impedito, comunque, il tentativo di governo del territorio laddove le diverse forze politiche in campo hanno saputo guardare al di là delle appartenenze e delle convenienze di parte ovvero ai bisogni della comunità confrontandosi sulle decisioni urgenti da assumere nel superiore interesse pubblico.
Ciò era tanto più auspicabile per la città di Maddaloni che proveniva da una gestione commissariale provocata dallo scioglimento del Consiglio Comunale in conseguenza dei fatti di cronaca a tutti noti. Non si tratta di una opinione personale ma del comune sentire dei cittadini maddalonesi.
Ebbene, piuttosto che esercitare le proprie funzioni e prerogative i consiglieri comunali dimissionari hanno preferito abdicare al proprio dovere nei confronti dell’elettorato per motivi (mi attengo a quelli espressi dai protagonisti della vicenda) che non hanno alcuna valenza politica.
C’è da augurarsi per il bene di Maddaloni che nel prossimo futuro tutti coloro che già si preparano ad affrontare la nuova corsa elettorale non continuino ad alimentare rancori personali e voglia di rivincita (per non dire di vendetta) ma si formino alla scuola dell’educazione civica che è la base su cui si fonda ogni passione civile e politica.
Altro discorso è quello sulla competenza.
Chi aspira ad essere un rappresentante delle istituzioni pubbliche dovrebbe anche chiedersi con umiltà se ha nel proprio bagaglio umano e personale oltre alla immancabile passione civile anche le necessarie competenze da mettere, però, sempre e solo al servizio del bene comune nell’accezione di cui sopra. Diversamente, la competizione elettorale invece che basarsi sul confronto tra le diverse proposte in campo si ridurrà al classico“tiro della fune” ed ancora una volta non avremo né vincitori névinti ma a perdere sarà sempre e comunque la città e noi maddalonesi.
“Su bando addetto stampa Asl #Napoli 3 presenteremo interrogazione a commissario regionale sanità. Vogliamo vederci chiaro. #DeLucarispondi”. Così su Twitter i consiglieri regionali campani di Forza Italia intervenendo sul bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, a copertura a tempo indeterminato di n. 1 […]
Dalla Regione
“Su bando addetto stampa Asl #Napoli 3 presenteremo interrogazione a commissario regionale sanità. Vogliamo vederci chiaro. #DeLucarispondi”. Così su Twitter i consiglieri regionali campani di Forza Italia intervenendo sul bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, a copertura a tempo indeterminato di n. 1 posto di Collaboratore amministrativo professionale cat.d “Coordinatore ufficio stampa”, pubblicato dall’Asl Napoli 3 Sud ed oggi revocato.
“Bene revoca bando addetto stampa Asl #Napoli 3. Grande battaglia vinta da #odg #campania e @o_lucarelli contro #abitosumisura.”. Così su Twitter il Presidente del gruppo di Forza Italia del Consiglio regionale della Campania, Armando Cesaro, intervenendo sul bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, a copertura a tempo indeterminato di n. 1 posto di Collaboratore amministrativo professionale cat.d “Coordinatore ufficio stampa”, pubblicato dall’Asl Napoli 3 Sud ed oggi revocato.
Agosto è torrido. Ma a settembre farà molto caldo. Soprattutto in casa Pd: nel partito, prima commissariato e poi pure sub commissariato da tempo immemore, c’è una richiesta che provoca un brivido freddo. E’ l’effetto prodotto dall’invocazione: «Si celebri il congresso cittadino». La cosa più […]
Politica
Agosto è torrido. Ma a settembre farà molto caldo. Soprattutto in casa Pd: nel partito, prima commissariato e poi pure sub commissariato da tempo immemore, c’è una richiesta che provoca un brivido freddo. E’ l’effetto prodotto dall’invocazione: «Si celebri il congresso cittadino». La cosa più indigesta e più evitata in quel partito senza sede dove la logica del «vassallaggio politico» è considerata più comoda di quella della militanza (magari d’opposizione) o delle conta interna. E’ più facile essere referente territoriale dell’onorevole di turno che fronteggiare politicamente gli avversari. Meglio una comoda vita da caporale che vivere in trincea da capitano. Fino ad oggi, è stata accuratamente evitata qualsivoglia analisi politica sul quello che è successo prima, durante e dopo le Primarie. Lo stesso è accaduto per come è stata condotta la campagna elettorale; su come non è stata vinta in maniera definitiva la battaglia del primo turno e persa maldestramente e forse volontariamente il ballottaggio. Tranne qualche sparuta sortita non si registrano analisi del partito in quanto tale. E come appena un troncone della «Mozione Orlando» provinciale ha cominciato ad produrre qualche riflessione si è scatenato l’inferno. Su questi temi, presumiamo che dovrà cimentarsi il congresso cittadino. Quello che nel Pd non diranno e non analizzano è che si tratta di un partito che da quasi dieci anni perde tutte le competizioni elettorali locali. Dopo la vittoria alle comunali del 2006 (ancora sotto l’egida e la leadership assoluta di Franco Lombardi), ci sono state solo sconfitte. Senza leader riconosciuti il partito è solo un comitato elettorale. Infatti, ha perso in malo modo contro il centrodestra di Antonio Cerreto (zeppo di ex Ds convertiti) restando comunque partito di maggioranza relativa. E’ stato sonoramente bocciato nel 2013 ritagliandosi poi una posizione di appoggio esterno o desistenza mascherata con Rosa De Lucia. Addirittura votandone pure le linee programmatiche. Insomma, perdendo hanno preferito indossare i panni buffi dei non vincenti che danno una mano al più forte. Una stagione politica, cominciata male e finita malissimo, che non è stata analizzata o superata ma solo rimossa. E infine, all’interno di una coalizione con 10 liste, il Pd (partito guida e di maggioranza relativa) è riuscito solo a pareggiare. E poiché in politica il pareggio non esiste, è riuscito a perdere un’occasione d’oro. Qual è il filo rosso che unisce questi dieci anni? L’assoluta mancanza di leadership politica. Mancanza che si è palesata nell’incapacità di imporre un candidato a sindaco indiscusso e indiscutibile. Se il leader non c’è e il partito pure, potranno i comitati elettorali gestire o articolare strategie politiche? Assolutamente no. Da qui lo strano caso di un partito che raccoglie consensi ma che colleziona sconfitte. E certi appelli-richieste per andare al congresso, dopo che non si è voluto celebrarlo, sembrano segnali in codice per la resa dei conti finale.
“E’ dal 2013 che il management della Sma non approva un bilancio né, stando ai verbali, si preoccupa di discuterne. Nonostante non ci sia nessuna certezza sui conti, i vertici non esitano a distribuire bonus da ben 50 mila euro ai dirigenti nel disinteresse più […]
Dalla Regione
“E’ dal 2013 che il management della Sma non approva un bilancio né, stando ai verbali, si preoccupa di discuterne. Nonostante non ci sia nessuna certezza sui conti, i vertici non esitano a distribuire bonus da ben 50 mila euro ai dirigenti nel disinteresse più totale del Socio Unico, il governo De Luca”. Lo rende noto il Presidente del gruppo di Forza Italia del Consiglio regionale della Campania, Armando Cesaro, per il quale “si tratta di uno scandalo, di un vero e proprio insulto ai lavoratori che ancora oggi sono impegnati in turni massacranti per fronteggiare e prevenire gli incendi in Campania”.
“Come se non bastasse – denuncia l’esponente di Forza Italia – abbiamo notizia di imminenti e discutibili promozioni e persino di nuove elargizioni di compensi”.
“De Luca sfili la testa dalla sabbia, verifichi questi sperperi ed assuma i provvedimenti del caso cominciando a rimuovere i manager”, conclude il Capogruppo regionale campano di Forza Italia.
Con il decreto n.18 del 3 agosto il Presidente della provincia Lavornia ha disposto la sospensione delle attività didattiche presso gli istituti di istruzione secondaria sul territorio di competenza dell’Ente a partire dal 14 settembre prossimo, data in cui è previsto l’avvio dell’anno scolastico 2017/ […]
Dalla Provincia
Con il decreto n.18 del 3 agosto il Presidente della provincia Lavornia ha disposto la
sospensione delle attività didattiche presso gli istituti di istruzione secondaria sul territorio di
competenza dell’Ente a partire dal 14 settembre prossimo, data in cui è previsto l’avvio
dell’anno scolastico 2017/ 2018.
È un atto di una gravità inaudita che di fatto nega il diritto allo studio e allo stesso tempo
denuncia lo stato comatoso della provincia di Caserta, già ripetutamente segnalata agli ultimi
posti di ogni classifica sulla vivibilità pubblicata negli ultimi anni.
Va stigmatizzata senza indugi la grave responsabilità dell’intera classe dirigente in Terra di
Lavoro. Parlamentari, consiglieri regionali e amministratori di un Ente ridotto ormai al dissesto
dovrebbero compiere un atto di dignità: dimettersi irrevocabilmente per manifesta incapacità
a dare risposte ai bisogni urgenti e straordinari della gente! E invece lor signori sono
affaccendati quotidianamente alla ricerca dell’ennesima candidatura, come se nulla fosse,
come se la gravità dei fatti di questa terra esulasse dalle loro responsabilità!
Sinistra italiana è al fianco delle battaglie degli studenti e dei docenti e impegnata a ogni
livello, compreso quello istituzionale, per garantire il diritto allo studio oggi negato.
Coordinamento provinciale SI CASERTA
Un vasto incendio si è sviluppato recentemente sulla SS in direzione Caserta Sud al confine con il Comune di San Marco Evangelista. Le fiamme hanno minacciato le attività che sorgono sul luogo, tra queste un deposito di pedane ed una stazione di servizio per erogazione […]
Cronaca
Un vasto incendio si è sviluppato recentemente sulla SS in direzione Caserta Sud al confine con il Comune di San Marco Evangelista.
Le fiamme hanno minacciato le attività che sorgono sul luogo, tra queste un deposito di pedane ed una stazione di servizio per erogazione carburanti.
Incendio a quanto pare di natura dolosa con il caldo torrido che non è stato di aiuto per le operazioni di spegnimento. A tal proposito l’intervento dei vigili del fuoco è stato abbastanza celere.
Maddaloni vive un periodo buio da tutti i punti di vista ,e si sa che per cercare di ritornare all’epoca in cui la città delle due torri era un fiore all’occhiello della provincia di Caserta ma anche della regione Campania ,bisognerebbe rimboccarsi le maniche ed […]
In Evidenza
Maddaloni vive un periodo buio da tutti i punti di vista ,e si sa che per cercare di ritornare all’epoca in cui la città delle due torri era un fiore all’occhiello della provincia di Caserta ma anche della regione Campania ,bisognerebbe rimboccarsi le maniche ed iniziare a rivalutare le risorse che già si possiedono.
Oggi si vuole porre alla vostra attenzione lo stato in cui ormai si trovano i “Garby Points”. Come si può ricordare durante l’amministrazione De Lucia ,furono istallate in città una decina di queste piattaforme presso le quali il cittadino poteva recarsi per differenziare le bottiglie di plastica che accumulava dentro casa ,inserendole all’interno di questo macchinario che calcolando quanta plastica veniva riciclata ,emetteva uno scontrino ,che il cittadino poteva usare come buono spesa nei supermercati che aderivano all’iniziativa.
Quindi bisogna partire dalle più piccole e semplici cose.
Inoltre perché quest’ultima potrebbe diventare una grande risorsa per il cittadino che allo stesso tempo ottenendo questo bonus spesa è anche invogliato a riciclare e ci preme sottolineare che riciclare in una città come Maddaloni è cosa più unica che rara.
Oggi, questi strumenti ecosostenibili, sono diventati dei veri e propri bidoni della spazzatura dove l’abbandono abusivo dei rifiuti rappresenta una costante nei pressi di quei luoghi che avevano un obiettivo diametrialmente opposto.
F. P. CICCHELLA