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Numerose le persone accorse per manifestare, nella serata del 29 gennaio 2018, il proprio affetto nei confronti del parroco della parrocchia “Santa Maria Madre della Chiesa”.
Accuse infamanti e infondate quelle subite dal parroco in questione, parroco che partito da basi salde è riuscito a trasformare la parrocchia in un centro di vita sociale, nonostante il contesto difficile, quale quello di via Napoli.
Il ricordo è necessario come guida all’azione: Anspi, Azione Cattolica, Catechismo, Caritas, attività ludico – sportive, campi estivi e tanto altro, affinché i giovani potessero crescere in un ambiente sano, lontani dai pericoli della strada.
Cene di beneficenza, mensa per i poveri, adorazione settimanale e tante altre iniziative finalizzate a portare la fede nella quotidianità e nei gesti più semplici delle persone.
La comunità, dati gli eventi, risulta confusa e disorientata, in attesa di risposte sul perché non possa più contare sulla presenza fisica del proprio parroco.
Possono le parole cancellare l’operato di dieci anni?
È forse come affermava il filosofo Hegel che le Chiese moderne hanno dimenticato il vero messaggio di Cristo? O forse sono le persone che ritengono più semplice deviare il vero messaggio e seminare maldicenze?

bocchetti