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Il Nucleo Cites  è l’organo di polizia all’interno dell’Arma dei Carabinieri deputata ai controlli sul commercio di specie protette e al contrasto del traffico di specie tutelate sull’intero territorio nazionale.
Per questa ragione, in tutta Italia sono dislocati oltre 50 uffici CITES che si occupano della applicazione della Convenzione di Washington (Convention on International Trade in Endangered Species of flora and fauna) attraverso il rilascio di circa  80.000 certificati l’anno, (riguardanti animali riprodotti in cattività, ma anche zanne ed oggetti in avorio di elefante, articoli in pelle di rettile, tessuti e pellicce pregiati, piante ornamentali, legname e prodotti derivati dal legno) e sono quotidianamente impegnati in attività di verifica ed intelligence.
Il Traffico di specie selvatiche è il quarto mercato più fiorente dopo droga, armi e tratta degli umani. Secondo uno degli ultimi rapporti Interpol, tale traffico è stimato pari a 23 miliardi di dollari l’anno. La CITES rappresenta ad oggi uno dei più importanti strumenti normativi internazionali per rendere sostenibile il commercio e la tutela della biodiversità.
LA CITES IN UMBRIA.
In Umbria il Nucleo Carabinieri CITES, comandato dal Ten. Col. L. F., che ha sede a Perugia in via Bonfigli 16, ha competenza sull’intera Regione e si occupa dell’applicazione della Convenzione di Washington attraverso:
– indagini di iniziativa finalizzate al contrasto di traffico illecito di specie protette;
– controlli amministrativi presso allevatori, circhi, negozi di animali, fiere di settore, mostre faunistiche, vivai; 
– rilascio di certificati di riesportazione (dei prodotti derivati) e comunitari (per la legittima detenzione e per fini commerciali);
– supporto tecnico logistico per gli accertamenti disposti dalla Commissione Scientifica CITES: prelievi di DNA per accertare lo stock parentale;
– controlli in materia di pesca e commercio della specie Anguilla anguilla;
– controlli in materia di anti-bracconaggio
il Nucleo si occupa anche dei controlli in materia di detenzione di animali considerati pericolosi per la salute e la pubblica incolumità e in materia di Illegal logging, cioè del contrasto al traffico illegale di legname, presso gli Operatori italiani che importano legname, o prodotti da questo derivati, da stati terzi all’Unione.
                       ATTUAZIONE DELLA CONVENZIONE DI WASHINGTON IN UMBRIA
In Umbria risultano ufficialmente censiti (dal 2005) circa 700 allevatori, perlopiù qualificati come allevatori amatoriali; di questi almeno 150 sono quelli più attivi a livello di riproduzioni di esemplari in cattività.
Le principali specie riprodotte sono: Testudo hermanni; Boa constrictor; Psittacus erithacus; Testudo graeca; Python regius.
Per quanto riguarda l’attività di certificazione, nel 2019 sono stati rilasciati dal Nucleo CITES di Perugia n. 268 certificati comunitari e n. 1147 certificati di riesportazione dei prodotti derivati; in media ogni anno vengono rilasciati complessivamente circa 1500 certificati.
La certificazione permette agli allevatori e alle attività produttive italiane, di operare nel rispetto dei principi della CITES.
                       IL BILANCIO  DELL’ ATTIVITA’ DEL NUCLEO CITES DI PERUGIA
Nel 2019 sono stati effettuati 141 controlli presso allevatori, circhi, negozi di animali, fiere di settore, mostre faunistiche, vivai; sono stati contestati illeciti amministrativi, per un importo complessivo di circa 60.300,00 euro, per violazioni in materia di tenuta dei registri CITES e per irregolarità formali in materia di importazione di legname da stati terzi all’Unione Europea.
Nell’ambito delle attività di indagine, i militari del Nucleo CITES, a seguito di perquisizione domiciliare nell’ambito di un procedimento penale per truffa, hanno recuperato un esemplare di pappagallo in CITES della specie Amazona farinosa, acquistato con un assegno risultato poi insoluto/protestato, restituendolo al legittimo proprietario.
Nell’ambito dell’Operazione “Low Cost”, finalizzata al contrasto del traffico illecito di coralli duri sull’intero territorio nazionale, sono stati effettuati in Umbria 56 controlli presso esercizi commerciali etnici e denunciati n. 4 titolari per detenzione e vendita di coralli tutelati dalla CITES senza la prescritta documentazione;  utilizzati come arricchimento ornamentale di acquari marini, come oggetti di arredo o reimpiegati nel reattore del calcio degli acquari (che permette di integrare con calcio, magnesio e carbonati la vasca dove si allevano coralli); i coralli arrivano ai dettaglianti per il tramite di importatori e grossisti con sede nel centro-sud Italia.
Il commercio illegale dei Coralli tutelati dalla Convenzione di Washington, accresce la pressione antropica su queste specie già sottoposte agli effetti negativi dei cambiamenti climatici (riscaldamento e innalzamento degli oceani) e al rischio di estinzione.
                                                            LA CITES IN PILLOLE
E’ importante sapere che:
E’ vietato importare, esportare, trasportare, vendere, esporre e detenere gli esemplari tutelati dalla CITES che siano sprovvisti dei necessari permessi. Specifiche sanzioni, anche di carattere penale, sono previste dalla legislazione nazionale, in caso di violazioni della Convenzione e dei Regolamenti Comunitari applicativi.
Si possono importare e/o (ri)esportare animali e piante, loro parti e prodotti derivati inclusi nelle Appendici della CITES e negli Allegati dei Regolamenti Comunitari solo se autorizzati. In Italia i certificati sono rilasciati dall’Arma dei Carabinieri (riesportazione e impiego commerciale all’interno della Unione europea) e dal Ministero dello Sviluppo Economico (fino al 2019, ora dal Ministero per gli Affari Esteri) per importazione ed esportazione.
Il crimine contro le specie selvatiche è un fenomeno per sua natura transnazionale: nella Convenzione di Washington si fa espresso riferimento al fatto che la cooperazione internazionale è essenziale per la protezione delle specie di fauna e flora selvatica contro un eccessivo sfruttamento a seguito di commercio internazionale.
L’Arma dei Carabinieri con i propri Nuclei CITES, impegnati nel rilascio di certificati e nell’attività di controllo, assicura l’applicazione della CITES, in sinergia con il Ministero dell’Ambiente, 
Guardia di Finanza, Interpol ed Europol, per la raccolta delle informazioni, lo scambio di esperienze, di tecniche investigative e di intelligence. Compito prioritario per ogni Stato Parte è infatti quello di monitorare e regolamentare adeguatamente il commercio nazionale ed internazionale di esemplari e prodotti derivati da specie animali e vegetali al fine di scongiurarne l’estinzione, in una situazione congiunturale già gravemente sfavorevole per gli effetti negativi causati dalle molteplici attività umane e dai cambiamenti climatici che stanno distruggendo gli habitat naturali di numerose specie.

Fonte: carabinieri – sala stampa

Redazione On Line