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SALERNO- (di Elio Bove) Una volta si chiamavano relazioni istituzionali, ora invece occasioni uniche per prendersi a pesci in faccia pur di accaparrarsi il merito. Quale? Della cosiddetta svolta storica, con il monopolio degli scali aeroportuali della Campania. Il ministro Toninelli e il presidente De Luca organizzano incontri paralleli, con il chiaro scopo di accollarsi la primogenitura dello sblocco del sistema aeroportuale unico regionale. Insomma se le cantano e se le suonano, senza alcun rispetto dei ruoli e dei cittadini.  Dopo aver cancellato Grazzanise e individuato in Capodichino e Salerno lo snodo esclusivo del traffico aereo dell’intera Campania, i due politici sciorinano il meglio del loro repertorio linguistico.Inizia De Luca, avvertendo: “Un ministro che va in giro con la permanente è capace di qualsiasi delitto. Non ha fatto nulla, in quanto la Regione ha dato vita ad una struttura unica, riunendoCapodichino con Salerno – Costa d’Amalfi”. Continua il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo Conte, Danilo Toninelli: “Cerca costantemente di denigrare il sottoscritto, nonostante abbia sbloccato quest’opera. Entro il 31 dicembre di quest’anno, dovranno essere bandite le gare per adeguare le strade di collegamento, ma soprattutto per allungare l’attuale pista per il traffico degli aerei di linea”. A questo punto, De Luca gioca al rialzo: “La Regione investirà altri 240 milioni di euro per il completamento”. Che dire? Uno spettacolino che non fa onore a nessuno, nemmeno ai casertani, scippati da una chiara volontà politica di stampo salernocentrica, con i politici locali intenti a guardarsi lo spettacolo messo in atto per l’occasione.Siamo in piena campagna elettorale e non finirà qui lo scontro tra De Luca e Toninelli. Si è già spostato sulla Circumvesuviana, la più grande azienda di trasporto della Campania, oggi con il bilancio in attivo e salvata dal disastro dalla Regione, proprietaria dell’azienda.

Redazione