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Continua l’attività operativa nelle stazioni e a bordo dei treni da parte della Polizia ferroviaria. Nell’ultima settimana sono state impegnate 4.766 pattuglie, 310 delle quali destinate ai servizi antiborseggio. Le persone identificate sono state 50.129, tra queste 174 sono state indagate e 26 arrestate. In questo arco di tempo sono stati rintracciati 72 stranieri in posizione irregolare mentre 30 minori non accompagnati sono stati restituiti alle famiglie o accompagnati in comunità. In particolare, gli agenti della Ferroviaria di Bovisa e del compartimento di Milano hanno arrestato due ragazzi italiani, entrambi di 19 anni, responsabili di tre rapine avvenute nell’agosto del 2019 a bordo di alcuni convogli sulla tratta Cesano Maderno – Milano Affori. Grazie alle descrizioni fornite dalle vittime e ai frame estrapolati dai filmati delle telecamere di sorveglianza, gli agenti sono riusciti a dare un nome agli autori. Questi ultimi erano soliti minacciare i loro coetanei, anche con un coltello, per farsi consegnare cellulari e denaro. A Verona, nella stazione Porta Nuova, un nigeriano di 26 anni è stato bloccato e arrestato dagli agenti per resistenza e lesioni. Lo straniero, fermato per un controllo, alla richiesta di esibire un documento d’identità, ha reagito con calci e pugni. Il nigeriano è stato condannato con rito direttissimo. Tra le storie a “lieto fine” registrate nella settimana quella di un 82enne in viaggio con il figlio sul treno Venezia-Trieste, che non è riuscito a scendere dal convoglio, rimanendo a bordo da solo e senza telefono cellulare. Grazie all’azione sinergica dei poliziotti e del personale di bordo di Trenitalia, l’anziano è stato rintracciato nella stazione dove era sceso e raggiunto dal figlio che lo ha potuto riabbracciare.
Fonte: Sala Stampa Polizia di Stato

Redazione On Line