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MADDALONI- Chiuso il cantiere. Domani mattina, Rfi smonta anche il cantiere fisico (barriere e transennamenti) sul nuovo Ponte Vapore. Operazione resa possibile perché tutta la documentazione tecnica prodotta da Rfi e dalle aziende appaltanti nonché dai verificatori del collaudo, hanno superato i criteri di idoneità. Condizione che d’ufficio, è valsa la revoca del sequestro della magistratura. Se non ci saranno intoppi, si riprenderà a transitare. Oltre alla buona notizia restano in piedi gli effetti prodotti dagli abusi documentati (sfondamento delle barriere, abusi edilizie e occupazioni e trasformazioni di terreni privati in parcheggi non autorizzati nonché scarico di acque piovane sulla sede stradale, compresa la cementificazione delle cunette di scolo). Presentate anche denunce su tutti i varchi e le strade di transito aperte abusivamente negli ultimi tre anni. C’è un fascicolo a parte che è destinato a produrre effetti non irrilevanti. Intanto, domani mattina, a partire dalle ore 8.00 sarà smontato il cantiere. Solo dopo e non prima, l’area sarà consegnata al comune che potrà riaprirla al transito. Per gli automobilisti si ritorna alla normalità. C’è da chiarire se il transito sarà consentito anche ai mezzi pesanti non autorizzati (superiori ai 35 quintali) che hanno causato il sequestro e i disagi. C’è da chiarire se l’ex provinciale Nola-Caserta tornerà ad essere la scorciatoia dell’autostrada per i mezzi pesanti, che nulla hanno a che vedere con il territorio, e che causano solo inquinamento, transiti rumorosi solo per risparmiare il pedaggio autostradale tra Caserta e Salerno. Con la riapertura sarà risparmiata anche la cerimonia dell’inaugurazione di un’opera realizzata, finanziata, progettata e appaltata dal Rfi, per la quale il comune ha svolto solo il ruolo marginale, non sempre in maniera brillante, di ratifica delle autorizzazioni.

Redazione