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MADDALONI- Via all’azione di «monitoraggio, contrasto e vigilanza» contro la prostituzione, sulla ex statale 265 tra Maddaloni a Caserta Sud per il la sicurezza e il decoro. Applicate le norme contenute nel «Decreto sicurezza bis» con i primi due blitz contro l’ «insistente ostentazione, esposizione e esibizione provocatoria delle prostitute quasi nude». Il primissimo bilancio lo facciamo con l’on. Antonio Del Monaco promotore della mobilitazione in Prefettura.

Antonio Del Monaco

Quali sono i primi risultati?

Sono state intercettate tutte le donne, che sostavano nelle aree definite a rischio o rosse (secondo i dettami dell’ordinanza condivisa da Maddaloni, San Marco Evangelista, San Nicola La Strada e Marcianise), e portate in Questura e identificate.

Quindi il dispositivo funziona?

Faccio una premessa e un chiarimento. Voglio ringraziare ancora il Prefetto Ruberto per la sollecita azione concordata con i sindacati e tutte le forze dell’ordine. Ca chiarito che l’obiettivo non è affatto solo reprimere un fenomeno complesso bensì smantellare, come deciso in Prefettura, lo «stazionamento di soggetti in zone degradate».

Quindi mettere fine agli spogliarelli alla luce del sole?

Un primo obiettivo, già dalla primissima azione, è già stato centrato: il numero di aree adibite al sesso mercenario e i casi di sostentazione plateali di nudità sono già drasticamente ridotti. Si stata mettendo in campo un grande sistema di dissuasione: allontanamento delle prostitute e anche dei clienti. Quest’ultimi, tra l’altro, rischiano ammende che sfiorano i 500 euro per «infrazioni in materia di sicurezza stradale.

E quali sono gli altro obiettivi?

Un altro, completato del “Decreto sicurezza bis” è contrastare la prostituzione in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Ma lo scopo vero, secondo le direttive della commissione bicamerale antimafie, è colpire la criminalità organizzata. Insomma, chi dietro le quinte gestisce il business e purtroppo anche la tratta delle schiave del sesso. La tratta di donne, la riduzione in schiavitù, lo sfruttamento sono piaghe che non possono essere tollerate. Non possono nemmeno essere ignorate magari fingendo di ignorare questa emergenza epocale. In questo campo non sono permesse terze posizioni: o sie è contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e la riduzione in schiavitù o si è complici. E’ un fronte che dovrebbe vedere uniti tutti i soggetti sensibili che si mobilitano a difesa della dignità umana e dei diritti umani. Togliamo il terreno da sotto i piedi alla criminalità organizzata. E questo va fatto subito.

Redazione