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VALLE DI MADDALONI- Un parcheggio a impatto ambientale zero, mimetizzato nel verde in un’area oggi non curata e abbandonata. Insomma, come rilanciare e riqualificare un sito tutelato dall’Unesco interdetto alle comitive e al turismo. Il comune di Valle di Maddaloni, costretto a respingere e cancellare tutte le richieste di visite guidate, prova ad aprire il monumento all’ «altro turismo», il cosidetto turismo esperienziale o turismo lento che è la faccia diametralmente opposta di quello di massa o organizzato che invece affolla i cancelli della Reggia di Caserta. Servono servizi dedicati. Ed ecco il progetto per il parcheggio ad impatto zero, sale di accoglienza e servizi mimetizzato nel verde. Insomma, utilizzando i fondi collegati ai cantieri della ferrovia Bari-Napoli si cercherà di cerare le condizioni (servizi minimi essenziali non invasivi e non impattanti) per facilitare l’incontro tra domanda ed offerta. Al momento, la situazione non è affatto idilliaca e consolante. C’è il monumento, la suggestione dell’illuminazione estiva e un contesto ambientale di pregio. ma manca tutto. Manca soprattutto un accordo tra enti che permetta di non respingere la comitive. E’ rimasto sulla carta il progetto di creazione di un punto di accoglienza, un infopoint nella casa del custode abbozzato con Felicori e quindi con la Reggia di Caserta. Intanto, vengono respinte le richieste delle comitive che arrivano da tutta Italia. la risposta è sempre la stessa: “L’accesso non è consentito e non sono consentite visite guidate”.

Redazione