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MADDALONI- Il nuovo stadio non si farà con i progetti di finanza. Ma attraverso l’accesso al credito sportivo. E ovviamente non nascerà il Centro polifunzionale, annesso all’ospedale, al posto dell’attuale campo Cappuccini. Comune e imprenditori si sono tornati a parlare ve confrontare, dopo oltre dieci anni di attesa,  sul destino dei project financig. E sembra, salvo svolte dell’ultimo minuto, la telenovela amministrativa sia giunta ai titoli di coda. E’ emersa la volontà condivisa di non procrastinare attese e interventi ancora non giunti alla fase operativa. Dopo infortuni burocratici, ricorsi al Tar, ritardi e immancabili rimodulazioni progettuali arriva lo stop. Non ci sono più le condizioni per edificare il nuovo stadio atteso da 70 anni, con fondo in erba sintetica, una tribuna capace di 1400 spettatori e 300 posti auto. Ancora meno è considerata fattibile e realistica, la costruzione  di un centro sanitario polifunzionale composto da ben due palazzine, dotate di front-office, più una palestra riabilitativa e servita da posti auto sotterranei.  Le parti ancora non si sono dette addio. Ma hanno posto le condizioni per una rescissione consensuale degli accordi. Insomma, si farà la contabilità degli investimenti e delle opere realizzate per addivenire ad un accordo finale. Due le opzioni in  campo: il divorzio (con reciproco riconoscimento dei diritti maturati) e pure una ulteriore progettazione tutta da approvare e valutare.

Redazione