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MADDALONI- Interrogazione a mezzo stampa al sindaco Andrea De Filippo. “Visto che la convocazione del Consiglio Comunale è una speranza (al momento solo da coltivare) esposto che le interrogazioni consiliari difficilmente vengono evase in tempi decenti, ci affidiamo alle vie brevi dei pubblici appelli“. Così parlò Angelo Tenneriello (consigliere comunale di Maddaloni Positiva) che apre il “vaso di Pandora” delle rate dell’Interporto Sud Europa. E ogni tre mesi, si ripete il tormentone contabile sull’avvenuto versamento della rata dell’accordo giudiziale con il comune.

Angelo Tenenriello (Maddaloni Positva)

Interrogazione pubblica. Che significa?

Poichè l’amministrazione scappa ed è poco incline a divulgare dati e dettagli, cbiedo al mio amico Andrea De Filippo nonchè sindaco per volontà popolare e imperatore delle maggioranza arcobaleno di rendere pubblico, e quindi di far sapere alla città, se, quando, come e in che misura (con annessi interessi) l’Ise abbia onorato o meno la scadenza di maggio e chiarire l’esatto periodare delle scadenze. Se c’è ne doveva essere una a febbraio o meno. Se è maggio la data o quando sarà. Non è un dettaglio, soprattutto in questo momento così critico.

Ma non può chiedere agli uffici competenti o all’assessore delegato?

In un comune normale, forse si. Ma non a Maddaloni dove anche la convocazione del civico consesso o la discussione delle interrogazioni è un affare scottante. Qui, tutte le strade portano a De Filippo. E io insisto: oggi, addì 21 maggio 2020, l’Interporto Sud Europa ha onorato i suoi pagamenti? Lo farà? E’ questione di ore? Il problema è serissimo. Se l’Interporto non onora le rate, il comune di Maddaloni va in sofferenza contabile. E in questa congiuntura ancora di più. Basterebbe solo questo per saltare dalla sedia. Mi consta che nemmeno i consiglieri della maggioranza abbiano notizie. Pertanto, chiedo: caro sindaco informa la città.

Crede che la situazione contabile del comune si così critica?

Oggi, tutti i comuni versano in condizioni critiche anche quelli che si definiscono virtuosi. Figuriamoci Maddaloni che è ancora cagionevole dopo il dissesto finanziario. Senza una entrata certa, posta alla base dell’esercizio di bilancio, come potrà garantire le uscite e coprire i servizi da erogare al territorio? Siamo preoccupati perchè poi a pagare sarebbe la città. Non si può vivere, e anche amministrare con serenità, nell’attesa che si compia la beata speranza che qualcuno onori i pagamenti.

Perchè si aspetta una pubblica comunicazione?

Perchè la via istituzionale è sbarrata. E poi stiamo parlando di soldi dovuti ai maddalonesi. Ripeto: De Filippo, l’Interporto ha pagato si o no?

Fatta l’interrogazione pubblica, ma ce l’ha con il sindaco?

Per niente. Nulla di personale. Andrea è persona che stimo. Dico di più: sono uno dei pochi che davvero gli vuole bene tra quelli che siedono in Consiglio Comunale.

Siamo alla addirittura dichiarazione d’amore?

Mi spiego. Io al sindaco voglio bene. Ma non a parole: lo punzecchio; lo sprono; lo motivo; lo scuoto; lo strappo dal torpore e dalla monotonia; lo faccio anche arrabbiare (e spero tanto e spesso) perchè so che così può dare il meglio di sè. Al contrario, invece, quelli che gli dicono sempre di sì, i mansueti al segno del comando che affollano la sua coalizione, sono i più pericolosi. Non contribuiscono a tener il sindaco in forma smagliante per fare al meglio il bene della città e forse sperano in un suo infortunio. Tanto premesso, ripeto al sindaco un invito già fatto in Consiglio comunale: faccia scelte coraggiose e indipendenti senza guardare in faccia nessuno. Per questo, lo interrogo: l’Ise ha pagato o sta per pagare la rata in scadenza?

Redazione