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MADDALONI- La maggioranza è in ritardo: la presentazione delle nuove linee guida del Puc, targate anno 2018 a firme dell’ammnistrazione De Filippo, ancora non c’è. Ma non è affatto in ritardo rispetto alla scadenza reale e vincolante entro cui dovrà essere approvato e adottato il nuovo strumento urbanistico. La data simbolica, politicamente rilevante, era il 31 dicembre. In verità, i partiti e i movimenti della maggioranza, i loro compiti a casa li hanno fatto: hanno redatto le proprie linee guida. Quello che manca è la bozza finale che sintetizzi i singoli contributi in un testo unitario. Il tutto era atteso prima di natale. Anche perché la “linee guida 2018” saranno il trampolino di lancio della ripresa dell’Ufficio di Piano e quindi della seconda parte della discussione sul Puc. Calendario alla mano, siamo entrati nel regime di proroga concesso dalla «Legge annuale di semplificazione 2016 – Manifattura Campania: Industria 4.0». Tanti mesi aggiuntivi quanti sono stati i mesi di commissariamento: quindi la nuova scedenza per l’0adozione delle linee guida è il 31 luglio. Va da se che l’approvazione dovrebbe concretizzarsi 12 mesi dopo. Ma c’è un piccolo interrogativo: le «Misure di semplificazione» sempre della Regione Campania del 2017 posticipano l’adozione al «31 dicembre 2019». Per i comuni in scadenza 31 dicembre 2018. Insomma, bisogna sciogliere l’interrogativo se Maddaloni deve rispettare la data del 31 luglio o quella del 31 agosto 2019. E’ cosa certa che dal prossimo anno bisogna lavorare pancia a terra e per centrare le scadenze e gli obiettivi. Per il Puc, in fase di gestazione da 10 anni, è arrivato il momento della verità e degli atti compiuti.

bocchetti