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MADDALONI- Ce si dice del Puc? Moltissime cose ma dietro le quinte e dunque si tace solo apparentemente. I partiti sono in fibrillazione. Primo punto molto chiacchierato e quindi taciuto: c’è la proroga di fatto di 11 mesi supplementari (ai sensi della legge regionale 22/2016 art.14 comma 14) salvo diverse disposizioni regionali che ancora non si vedono all’orizzonte. Secondo, è forte il “partito trasversale” che punta sulla sostituzione/ valutazione dell’operato del redattore e anche del Rup. E ora spunta il fronte dei critici: c’è chi non si raccapezza nel leggere la bozza, presentata come preliminare però priva di relazione geologica aggiornata, aerofotogrammetria, zonazione sismica e valutazione ambientale strategica (Vas). Per sintetizzare, per molti tecnici il “preliminare del Puc” non esiste semmai sussiste solo uno studio preliminare sottoforma di bozza. E qui esplodono le contraddizioni che diventeranno ufficiali nella prima seduta dell’Ufficio di Piano. C’è l’orientamento, a cui ha dato voce Mario Barbato (Maddaloni nel Cuore), che mette il dito nella piaga: le linee strategiche (quelle redatte e votate dall’ultimo Consiglio Comunale in carica) non sono state accolte. Pertanto, si deve ricominciare dal dettato del Consiglio Comunale sovrano: riscrivere il preliminare, adottare o riadottare le linee strategiche e poi approdare al preliminare, quello vero. Si tratta di una linea possibilista: il redattore può non essere messo in discussione, l’importante è che acquisisca le direttive del Consiglio Comunale. E in parallelo si proceda agli atti dovuti e alle discussioni pubbliche previste per legge (attività di partecipazione, consultazioni ambientali, indirizzi politici) necessarie per approdare alla fase di adozione prima, osservazioni e controdeduzioni poi e infine approvazione in Consiglio Comunale. Tradotto: riprendere il percorso interrotto con la fine della consiliatura del 2016 e ben prima della presentazione del mitico dischetto del redattore (settembre 2016). E poi cresce la “linea degli scontenti”: per loro la bozza pubblicata sul sito del comune è carta colorata senza valore tecnico. E monta la contestazione: c’è chi ritiene che la pubblicazione di atti lacunosi sia fuorviante, privo di legittimità (quindi foriero di contenziosi e ricorsi) e addirittura un danno al mercato immobiliare potrebbe sancire modifiche virtuali o potenziali introducendo distorsioni invece reali sulle valutazioni del mercato immobiliare attuale. E su questo tema, si intravedono nubi molto scure all’orizzonte. A ben vedere le truppe si stanno schierando prima della battaglia. Che si dice del Puc? Moltissime cose, ma solo apparentemente si tace.
 

bocchetti