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In genere in questa rubrica ci occupiamo -come è noto- di fatti di carattere politico che accadono in Valle di Suessola nell’ultima settimana. Stavolta invece dobbiamo concentrarci per forza di cosesu ciò che è successo in un unico giorno, ieri, in ben due comuni della Valle: Arienzo e San Felice a Cancello.

Ad Arienzo qualche giorno la Guardia di Finanza, pare pure i Carabinieri, abbiano bussato alle porte del comune e non sono proprio alla prima visita. 

Ebbene è curioso come manco un paio di giorni dopo l’assessore Francesco Crisci rimetta la delega ai lavori pubblici accusando sindaco in primis nel non coinvolgerlo mai nelle decisioni inerenti la sua delega. Caso interessante Crisci rimette la delega ma non si dimette da assessore. Ora il sindaco Davide Guida ha per le mani l’ennesimo problema in giunta e forse anche in consiglio comunale in quanto non è chiaro se Francesco Crisci dopo questo atto sia o meno in maggioranza, ci pare difficile pensare che lo sia, ma parliamo di Arienzo ove tutto è possibile. 

L’attenzione si sposta sul sindaco per capire cosa farà se azzererà tutta la giunta oppure procederà a rimescolamento delle deleghe. Altra gatta da pelare insomma per un sindaco che sente la poltrona sempre più calda.

A San Felice a Cancello ieri c’è stato un sussulto del sindaco Giovanni Ferrara che praticamente ha accusato gli ex forzisti di bloccare l’azione amministrativa e quindi in pratica li ha messi alla porta, anzi forse già c’erano diciamo che quella porta l’ha chiusa a doppia mandata. Non sono mancate le repliche degli ex forzisti, li chiamiamo così fino a quando non avranno un nuovo nome in consiglio, che in pratica accusano il sindaco di non far nulla e scaricare questo nulla sui dissidenti. 

Dissidenti che però si sono arricchiti di altre due unità visto che pure il gruppo di Insieme per Sanfelice ha espresso solidarietà al gruppo degli ex forzisti e in più hanno pure annunciato una “fusione” con questi e la costituzione di un gruppo più ampio di 6 consiglieri appunto. 

Inevitabile fare una conta a questo punto. Se subito dopo le elezioni il rapporto era 13 maggioranza e 3 opposizione rappresentata per intero dal Movimento 5 Stelle, ora la situazione è di 7 a 9! 

In pratica Giovanni Ferrara non ha più una maggioranza in consiglio. 

A meno che, colpo di scena, non intervenga il M5s sanfeliciano a far da salvagente, a chiacchiere contro l’amministrazione ma nei fatti potrebbe salvare il sindaco durante le votazioni. 

Prova del nove potrebbe essere il prossimo consiglio comunale in quanto dopo un lungo silenzio del M5s sulla situazione politica sanfeliciana pare che finalmente una dichiarazione Bernardo l’abbia fatta invitando il sindaco a dimettersi prendendo atto della situazione.

Ci aspettiamo una settimana quella che viene molto intensa, fa freddo, ma sul fronte politico fa un caldo torrido.

Alfredo Ferrara