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Settimana convulsa questa appena passata e la prossima pure lo sarà altrettanto. 

Andiamo con ordine e parliamo prima delle elezioni sia regionali che comunali.

Per quanto riguarda le elezioni regionali si accresce la schiera dei candidati, dopo Alfonso Piscitelli, Davide Guida, Andrea Falco, Alessandra Bove si aggiunge Monica Ippolito da San Felice a Cancello per la Democrazia Cristiana.

Per quanto riguarda invece la comunali abbiamo parecchie novità. A Santa Maria a Vico v’è stata la dichiarazione di indipendenza di Vincenzo Vigliotti atto prodromico al passaggio nella lista di Andrea Pirozzi, altro pezzo di opposizione che viene attratto dal sindaco.

Abbiamo ufficialmente anche il primo sfidante ufficiale di Pirozzi, il Movimento 5 Stelle è riuscito con qualche difficoltà ad ottenere la certificazione e quindi Cesare Piscitelli sarà il candidato sindaco.

Ma la novità più grossa potrebbe essere quella di avere anche il comune di Arienzo alle prossime amministrative.

Il discorso è un po’ lungo e complesso. Si è passati dalla possibilità di una “reggenza” con Davide Guida decaduto ma formalmente ancora sindaco e partecipante alle elezioni regionali, ipotesi tramontata in consiglio comunale appositamente convocato. Il Sindaco il giorno dopo presenta le dimissioni che saranno valide e irrevocabili il 05 agosto. Troppo in là per andare a votare e quindi la maggioranza ha presentato una mozione di sfiducia, che se tutto va bene sarà discussa il 25 luglio appena in tempo, forse, per le votazioni di settembre.

Scelta della mozione assolutamente curiosa, quando in questo caso vista la motivazione di non perder tempo e votare subito le dimissioni ultra dimidium e cioè il passaggio delle dimissioni dal notaio, non avrebbe avuto nessun tipo di critica anzi sarebbe stato salutato favorevolmente. Ora si arriverà all’assurdo che la maggioranza voti una sfiducia e il sindaco che voti contro, non potrà certamente astenersi. Sarà un momento imbarazzante.

Ma problemi ci sembra li ha anche San Felice a Cancello che nonostante l’intervento del Prefetto ancora non ci pare vi sia all’orizzonte un consiglio comunale per l’approvazione del rendiconto 2019. Certo la mancata approvazione non porterebbe allo scioglimento del consiglio ma si avrebbe l’onta del commissario ad acta e politicamente ancora una volta si scriverebbe un’altra brutta pagina.

Alfredo Ferrara