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Giovedì prossimo si riunirà l’Ufficio di Piano di cui lei è componente, con all’ordine del giorno la presentazione delle linee guida del P.U.C.. Cosa ne pensa?

Premesso che per natura sono un collaborativo, e non amo le polemiche infondate , devo, però, affermare di ritenere poco elegante il modo di procedere nei lavori dell’Ufficio !

Si spieghi meglio.

E’ risaputo che la stesura delle linee guida del P.U.C . rappresenta un’attività ampia ed articolata, in quanto esse rappresentano la proiezione dei bisogni della popolazione e definisco l’immagine futura cittadina; pertanto,  alla loro redazione tutti sono chiamati a partecipare ed è l’Ufficio di Piano il principale laboratorio cittadino di idee ,il “luogo” dell’analisi e della sintesi .

Nel  nostro caso però abbiamo vissuto un lungo periodo di sospensione  dei lavori , utilizzato dalla maggioranza per redigere nuove linee guida.

Avrei preferito che tale processo avesse  visto coinvolte tutte le rappresentanze dell ‘Assise ,rendendo tale operato patrimonio di tutti!

Quale sarebbe stata a suo avviso l’alternativa?

Nell’ultima riunione della Commissione (autunno 2018), manifestai la mia perplessità circa l’opportunità della redazione di un nuovo documento di guida ,in quanto quello esistente(redatto nella precedente sindacatura) risultava condiviso anche dai componenti  dell’attuale Ufficio di Piano. Infatti nessuno dei componenti intervenuti nelle varie sedute ne aveva mosso critiche , mentre tutti , Maggioranza e Minoranza, rilevarono pubblicamente la mancata restituzione di gran parte di tali indicazioni nel lavoro svolto dal Redattore.

Più chiaramente, anche la parte istituzionale presente in Assise ritenne il lavoro svolto da Bernasconi solo in parte rispondente ai desiderata indicati in precedenza. Pertanto mi sarei aspettato ,avendo formalmente chiesto, un prosieguo dei lavori incentrato sui punti delle linee guida avevano  trovato concretezza nella “magna carta” del Redattore e su quelli che invece erano stati messi da parte. Avremmo potuto stilare una comune lista di rilevi da sottoporgli , sicuri di ricevere una risposta sollecita e chiara. Invece si è preferito fare un passo indietro; tracciare nuovamente le linee guida e riprendere l’iter, preferendo fare come  una maestra che dopo aver corretto il compito dell’alunno, invece di chiamarlo alla cattedra per analizzare quanto nell’elaborato non corrisponde alla consegna, sceglie di assegnargliene un altro di diversa tipologia.

Quale sarà secondo lei la nuova fase dell’Ufficio di Piano?

Penso che ci troveremo a dover affrontare una fase di analisi delle nuove di linee guida proposte, con la consapevolezza  che se dovessero essere pressoché identiche alle precedenti , la loro redazione risulterebbe risultata inutile. Nel caso in cui fossero completamente nuove , l’Assise dovrebbe avere il tempo di  studiarle.

Ribadisco pertanto che una serena analisi di quanto prodotto dal Redattore ( a cui aggiungere le novità come i sottopassi  da realizzare o la modifica dell’attività della Cementir)avrebbe accorciato i tempi e generato un documento ampiamente condiviso. Ad oggi tale fase sarebbe già conclusa!

COSA NE PENSA DELLA  PARTICOLARE SITUAZIONE DEL Settore Tecnico comunale?

Effettivamente è un momento difficile , ci sono troppi pensionamenti e c’è un arretrato da smaltire.

Le soluzioni proposte da tecnici e politici sono varie ,ed hanno tutte degli aspetti positivi e negativi. Io dico solo che bisogna attivare in contemporanea due modalità d’intervento  .La prima è quella di una procedura concorsuale finalizzata all’assunzione di personale a tempo indeterminato ed una seconda ,finalizzata a tamponare la situazione attuale ricorrendo a commissioni  di tecnici esterni, dirette dai funzionari e dirigenti ancora in servizio. A questo aggiungo che nell’ambito dell’Ente c’è ancora personale tecnico “in prestito” ad altri uffici, che potrebbe “ritornare in patria”.

bocchetti