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Invito tutti coloro che volessero approfondire l’argomento e/o firmare, a recarsi ai gazebo allestiti a Maddaloni sabato 4 settembre dalle ore 17.30 alle ore 20 in piazza Generale Ferraro e domenica 5 settembre dalle ore 10.00 alle ore 13.00 in piazza Della Vittoria.

In qualità di cittadino e non di militante politico, avverto il dovere di contribuire all’informazione sul Referendum relativo alla legalizzazione dell’eutanasia. Il tema del fine vita è molto delicato, ma abbiamo il dovere di affrontarlo per il rispetto di tutti coloro che dovessero decidere di voler terminare la loro esistenza in modo dignitoso e senza inutili insopportabili sofferenze. La battaglia per questo referendum non appartiene a nessun colore politico e guai a volerla etichettare. Troppa disinformazione sull’argomento è stata fatta circolare dagli oppositori. L’eutanasia legale sarà una libera scelta e potrà essere richiesta solo da maggiorenni capaci di intendere e di volere che dovessero versare in grave malattia irreversibile che provochi sofferenze insopportabili. Chi non è d’accordo e dovesse trovarsi nella suddetta condizione, è libero di non chiederla. In definitiva è un Referendum per rafforzare le libertà civili e i diritti umani.

Il 18 agosto la proposta di referendum sulla legalizzazione dell’eutanasia ha già raggiunto 500 mila firme, il numero minimo necessario per poter proseguire con l’iter referendario e organizzare effettivamente le operazioni di voto.

L’iniziativa ripeto è apolitica e promossa da una lunga lista di organizzazioni e associazioni guidate dall’Associazione Luca Coscioni.

Ad oggi Sono più di 750.000 le firme raccolte e comunque, per tutto il mese di settembre, continueranno a rimanere attivi i punti di raccolta firme non solo per attrarre attenzione su questo delicato tema, ma soprattutto per dare le informazioni corrette ai cittadini. Visto che, come detto, tante sono le notizie errate fatte circolare dagli oppositori con la speranza che non si raggiunga il quorum per rendere valido il referendum.

Infatti, non sarà sufficiente ottenere la maggioranza dei voti validamente espressi, ma per essere valido il Referendum, dovrà raggiungersi il quorum, ovvero sarà necessario che si rechino alle urne metà degli aventi diritto al voto più uno. Ecco perché è importantissimo fare campagna di sensibilizzazione.

Il referendum in definitiva va a modificare l’articolo 579 del Codice Penale che attualmente recita: “Chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni. Non si applicano le aggravanti indicate nell’articolo 61. Si applicano le disposizioni relative all’omicidio [575-577] se il fatto è commesso: contro una persona minore degli anni diciotto; contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica, per un’altra infermità o per l’abuso di sostanze alcooliche o stupefacenti; contro una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero carpito con inganno”.

Nella forma abrogata, come richiesta dal referendum, le attuali aggravanti previste per l’omicidio del consenziente (minore, infermo di mente o soggiogato) diverrebbero le uniche situazioni in cui non è consentito praticare l’eutanasia, rendendo invece lecito applicarla qualora esplicitamente richiesta (in maniera inequivocabile e reiterata nel tempo) da una persona maggiorenne, in pieno possesso delle sue facoltà mentali e scevra di condizionamenti. Per quanto riguarda, invece, le condotte realizzate al di fuori delle forme sopra previste resterà ovviamente valido il reato di omicidio doloso.

Redazione