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La lettera di Vincenzo Santangelo. Da imprenditore lancia l’allarme sulle grave conseguenze sui rapporti commerciali con la Cina innescati dall’emergenza Coronavirus. Si fa interprete e dà voce a tutti gli imprenditori e all’economia reale che sta soffrendo oltremisura la chiusura indotta delle aziende. E’ un allarme ma anche una sveglia per la classe dirigente del Paese tutto affinchè si renda contro della gravità del momento e dell’urgenza di una risposta certa per tutto il territorio e il sistema produttivo. Prima che sia troppo tardi e per prevenire conseguenze ben più gravi.

Al presidente del consiglio

Giuseppe Conte

Al ministro degli Esteri

On Luigi Di Maio

Al ministro dell’Economia

On Roberto Gualtieri

Al segretario Pd

Nicola Zingaretti

Al segretario Lega

On Matteo Salvini

Al segretario Fratelli d’Italia

On Giorgia Meloni

Al segretario Italia Viva

On Ettore Rosato

All’ex presidente del Consiglio

On Matteo Renzi

All’ex presidente del Consiglio

On Silvio Berlusconi

Al ministro per il Sud

On Francesco Boccia

Al presidente della Regione Campania

Vincenzo De Luca

Illustrissimi esponenti istituzionali e politici del Nostro Paese, vorrei sottoporre alla Vostra attenzione la drammatica situazione che viviamo noi imprenditori del Mezzogiorno dopo lo scoppio dell’epidemia di Coronavirus. Nel solo mese di febbraio, la mia azienda ha visto dimezzare il fatturato a causa della mancata consegna della materia prima dalla Cina con il conseguente stop della produzione. Il 45% della produzione della mia azienda viene esportato tra Cina, Romania e altri Paesi stranieri. Il dimezzamento del fatturato non è solo da leggersi come un mancato guadagno, ma costituisce, nei fatti, il venir meno delle garanzie per consentire la sussistenza della nostra attività. Gli istituti di credito leggono le mancate entrate come una diminuzione delle garanzie bancarie che consentono l’accesso al credito che, quindi, viene ridotto. E’ necessario, quindi, che anche alle imprese del Sud vengano estesi i benefici concessi a quelle che operano nella zona rossa. L’economia non può essere circoscritta e perimetrata. Molte imprese oggi al Sud sono schiacciate dai problemi che stanno vivendo le omologhe in Cina e nel Nord Italia trovandosi, nei fatti, nelle stesse condizioni. Non è possibile che il governo italiano non metta in atto la sospensione e il differimento dei tributi e delle scadenze con l’Agenzia delle riscossioni per gli imprenditori del Mezzogiorno. Io rappresento una azienda metalmeccanica che lavora nel campo delle telecomunicazioni e non che si trova in Campania ed è schiacciata nella morsa delle tasse,non potendo ricevere la materia prima dalla Cina e dal resto del mondo per completare gli apparati e poterli spedire. Vi chiedo umilmente la possibilità di portare la mia voce e quella di tutti gli imprenditori del settore metalmeccanico e non all’attenzione del governo. Questa crisi non sta colpendo solo le zone rosse, ma tutta l’Italia, tutti ne stiamo pagando le conseguenze.

Grazie

Vincenzo Santangelo, imprenditore di Maddaloni

Redazione