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(di Nello Ferraro)
“Non è vero ma ci credo…”, il giorno 11/12/2013 il Napoli con 12 punti venne eliminato per differenza reti di un solo gol a vantaggio dell’Arsenal di Wenger e del Borussia Dortmund di…Klopp. Dopo giusto cinque anni la storia si ripete quasi allo stesso modo, se dovesse capitare nuovamente di incontrare il grintoso allenatore tedesco il 11/12/2023 non oso immaginare cosa accadrebbe!
Scaramanzia e numeri a parte, sta di fatto che il Napoli è stato veramente sfortunato, basti pensare che il Liverpool supera il turno con tre sconfitte, mentre i partenopei con una solo disfatta e con nove punti all’attivo affronteranno l’Europa League da migliore terza classificata e, quindi, da teste di serie. Tutto questo per colpa di un solo gol da fare in più o da subire in meno, ma ormai è inutile rimpiangere il passato, servirà come esperienza per il futuro. D’altronde, nessuno sperava di potersi giocare la qualificazione fino all’ultimo secondo, considerando gli avversari super del nostro girone (Liverpool e PSG primi in classifica nei rispettivi campionati). Ancelotti, in versione Max Pezzali, ha affermato che non bisogna avere ”nessun rimpianto”, poiché usciamo a testa alta con l’unico scopo, ora, di puntare il giovedì alla conquista dell’Europa League (per il tizio del bar “lega due”, “iurop lig”, “a copp ru salumiere”, ecc…).
Fatte queste dovute (ma anche no…) premesse e aggiunto le solite ipotesi (se milik, se allison, se di maria, se san Gennaro, ecc…), considerando sempre che “con i se e con i ma non si va da nessuna parte”, devo ammettere in tutta sincerità e con il massimo rispetto per Ancelotti che ieri mi ha un po’ deluso. Sono rimasto sorpreso fin da inizio partita, dall’atteggiamento troppo passivo della squadra che difendeva troppo bassa per poi ripartire ma con pochi uomini. Dal momento che abbiamo subito lo svantaggio (evito di commentare la marcatura esterna di mario rui e l’uscita anticipata di ospina…), mi aspettavo una partita diversa visto che bisognava segnare obbligatoriamente, avendo ancora il “bonus” di un altro gol da poter subire. Ecco perché non ho condiviso le sostituzioni, la prima al 62’ di Zielinski per Ruiz che fino a quel momento era stato l’unico ad accompagnare le rare azioni offensive, la seconda al 67’ inserendo Milik per Mertens, mentre la terza al 70’ di Gholum per Rui è stata forzata a causa di un affaticamento all’adduttore del portoghese. Praticamente, è cambiato poco o nulla tatticamente. Mi chiedo perché non si è provato a cambiare modulo giocando in modo più spregiudicato? Casomai togliendo uno spento Hamsyk per Milik oppure uno dei due terzini prima? Vabbè, ormai è andata così e non si può tornare indietro, speriamo che tutti abbiano fatto esperienza e tratto benefici per il futuro. Sbollita ormai la delusione, ora è il momento di essere tutti uniti verso nuovi traguardi, perché l’amore vero si dimostra nei momenti di difficoltà…Quindi, se a Liverpool cantano “you’ll never walk alone”, è giusto che tutti intoniamo allo stadio “Je sto vicino a te!”.
TABELLINO
MARCATORI: 34′ p.t. Salah (L)
LIVERPOOL Alisson; Alexander-Arnold (dal 45′ s.t. Lovren), Matip, Van Dijk, Robertson; Wijnaldum, Henderson, Milner (dal 40′ s.t. Fabinho); Salah, Firmino (dal 34′ s.t. Keita), Mané. All. Klopp (Mignolet, Origi, Shaqiri, Sturridge).
NAPOLI Ospina 5.5; Maksimovic 5.5, Albiol 5, Koulibaly 6.5, Mario Rui 5 (Ghoulam al 25′ s.t.6); Callejon 5, Allan 6, Hamsik 5, Fabian Ruiz 6 (dal 17′ s.t. Zielinski 5.5); Mertens 5.5 (dal 23′ s.t. Milik 5.5), Insigne 5.5. All. Ancelotti (Karnezis, Hysaj, Diawara, Ounas).
ARBITRO: Skomina (Slovenia).
NOTE: spettatori 54 mila Ammoniti: Van Dijk, Salah, Koulibaly, Mané.

bocchetti