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MADDALONI- Scissione negli scissionisti. Angelo Tenneriello si è dimesso da portavoce di Civica Democratica, la compagine politica (nata dal divorzio post congresso cittadino del Pd) e sostenitrice, fin dalla prima ora della candidatura di Bruno Cortese. In epoca di social e comunicati ultraveloci, Tenneriello non ha rassegnato le classiche dimissioni. Più rapidamente, prima ha esternato il suo disappunto verso la conduzione politica del movimento e le uscite pubbliche del candidato a sindaco Bruno Cortese; poi ha palesato il suo disappunto nelle assisi della coalizione (era assente, tra l’altro, all’ultima conferenza stampa di sabato scorso) e ora ha gettato la spugna. Chi conosce l’importanza delle aggregazioni virtuali, vale la pena sottolineare che Tenneriello ha abbandonato anche la chat su whatsapp che scandisce gli appuntamenti, le conversazioni rapide interne e regola la vita della coalizione. E’ facile fare dietrologia. Tenneriello è stato sempre tenace oppositore nel Pd, poi alfiere della separazione dopo il congresso cittadino (culminato con la scissione) e capopopolo di quanti predicano l’autonomia dei militanti locali del Pd dai colonnelli Dem che utilizzano il territorio come “bancomat elettorale”. Sarebbe facile gioco pensare quindi che certi corteggiamenti con il militanti del Pd ufficiale ormai isolato, certi ritorni di fiamma (dopo mesi di reciproche scomuniche) e l’ipotesi di una ricomposizione dello “scisma piddino” solo in vista delle prossime amministrative non siano molto gradite. Altri retroscenisti invece rilevano che è forte la spinta a smarcarsi dagli abbracci vincolanti delle coalizioni. Insomma, Tenneriello così si terrebbe le mani libere. Esisterebbe dunque (al di là delle adesioni formali agli schieramenti) un elettorato fluido, che non si identifica fino in fondo con gli schieramenti in campo e per questo è capace di essere determinante sugli equilibri elettorali finali. Vedremo se altri seguiranno Tenneriello.

bocchetti