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MADDALONI- È morto. Anzi è stato divelto dalle raffiche vento. Non ce l’ha fatto l'”albero di Natale del rinascimento maddalonese”. E’ lo “Spelacchio di noi altri” non nel senso che non era un pino dal pessimo aspetto ma nel senso che anche lui era diventato una celebrità. Non era un abete natalizio ma una star: per alcune ore è stato il simbolo delle lunghe celebrazioni natalizie maddalonesi. Passata la festa è passato anche il ricordo. Poi sono passate le raffiche di vento e il l’abete da allora giace divelto, abbandonato e dimenticato dietro il prato della casa comunale. Così è la fama effimera: una grande fiammata destinata a spegnersi presto e durare anche meno. Ne diamo il triste annuncio: Spelacchio non ce l’ha fatta a sopravvivere alla indifferenza. Più che il vento ha potuto l’abbandono. È seccato prima che qualcuno potesse accorgersi del suo sdradicamento. “Spelacchio del rinascimento” perdonaci. I maddalonesi, e non solo, sono fatti così.: cavalcano l’emozione del momento per poi dedicarsi ad altri temi alla moda. Nel cavalcare la cresta dell’onda e praticare il duro self del presenzialismo, non c’è tempo per le attività di cura.

Redazione