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ROMA- “Il 23 novembre del 1980 una forte scossa sismica devastò l’Irpinia e colpì intere aree del Mezzogiorno. Da quella data drammatica che rimarrà nella memoria di tutti noi, in cui persero la vita 2.914 persone, sono passati quarant’anni e una serie di eventi sismici hanno purtroppo continuato a causare morte e distruzione in numerose regioni del nostro Paese”. Ad affermarlo, in una nota, la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi.
 
“Non possiamo restare fermi, non possiamo continuare ad agire di emergenza in emergenza. Abbiamo bisogno – sottolinea la dirigente sindacale – di una legge Quadro per gestire emergenze e ricostruzioni. Occorrono inoltre interventi strutturali che sappiano coniugare lo sviluppo, in particolare delle aree interne del Paese, la manutenzione del territorio e la prevenzione dal rischio sismico e idrogeologico”, conclude Fracassi.

Redazione