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Trattati di fatto come degli scarti umani. E’ il destino e la funzione riservata agli anziani non autosufficienti di Maddaloni e circondario. Nel paese alle prese con le masturbazioni mentali di maggioranze ed opposizioni mostruosamente simili e interscambiabili, terreno di cimento di politologi da bar e filosofi/filosofe della politica frustrati che intasano facebook, dal 15 luglio saranno per l’ennesima volta sospesi i «progetti di assistenza domiciliare per gli anziani non autosufficienti». Basterebbe questo per far gridare allo scandalo. Anche perché la storia è di quelle irritanti: ci sono i fondi (programma Pac per anziani garantito dal Ministero degli Interni). E c’è anche la diffida del prefetto a non sospendere i servizi. Oggi, si fermano lo stesso i «servizi sociali intercomunali ambito C2» (Maddaloni, Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello, Cervino, Valle di Maddaloni e Arienzo). E’ il capolavoro disumano della burocrazia: è Maddaloni il nuovo comune capofila e Santa Maria a Vico quello uscente. Ebbene i due comuni si palleggiano la responsabilità amministrativa degli atti e i servizi si bloccano. Due comuni che si passano le consegne ma di fatto non esiste nessun comune capofila che ne svolge realmente le funzioni. Gli anziani restino pure nei loro letti, i dipendenti dei servizi senza lavoro. Riportiamo integralmente la lettera aperta, firmata da utenti e dipendenti, inviata al prefetto e ai sindaci di Maddaloni e Santa Maria a Vico. Ultima considerazione per i professionisti dell’analisi politica da tastiera: invece di cimentarvi in amene analisi sulla “fenomenologia di Andrea De Filippo” o intorno alla “psicanalisi di Peppe Razzano”, sporcatevi con la realtà che è nuda e molto cruda. Il “borghesismo incoscio” che abita in voi vi spinge ad una vita sicura confortata dall’impegno con le tastiere, dalla recita della parte dei comunisti del web, degli alternativi su fecebook, dei rivoluzionari da pc. La realtà purtroppo non può essere rimossa:  sappiate che da oggi, a Maddaloni, Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello, Cervino, Valle di Maddaloni e Arienzo,  ci sono delle persone condannate agli arresti domiciliari senza colpa.

bocchetti