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Nell’ambito di una campagna di controlli sul ciclo dei rifiuti a carattere nazionale disposti dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Udine, coadiuvati da personale dell’Arpa F.V.G. – Dipartimento di Pordenone, hanno condotto un’approfondita ispezione a carico di un’impresa individuale sita a Spilimbergo (PN) ed operante nel settore del recupero/trattamento di rifiuti speciali di natura plastica.
I controlli condotti dai militari del NOE hanno permesso di appurare il mancato rispetto da parte dell’azienda delle prescrizioni contenute nell’Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.). Infatti, nel corso dell’attività ispettiva, i Carabinieri hanno constatato la presenza di un notevole quantitativo di rifiuti non pericolosi, in prevalenza di natura plastica, su aree esterne non autorizzate. All’interno del capannone – dove di fatto avrebbe dovuto concludersi il ciclo produttivo del rifiuto in ingresso – i militari impegnati nella tutela ambientale hanno constatato l’inosservanza del corretto utilizzo degli ambiti operativi specificati in autorizzazione e della presenza di rifiuti depositati a fianco di macchinari (quale il frantoio e la pressa) non funzionanti, oltre all’eccessivo quantitativo che di fatto ne impediva l’accesso ai singoli settori. La documentazione prodotta al personale operante relativamente alla presenza beni dichiarati MPS, non era sufficiente a dimostrare che non fossero rifiuti.
Sulla scorta delle risultanze investigative emerse grazie anche all’ausilio di personale dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Pordenone e dell’ARPA FVG – Dipartimento di Pordenone si constatava inoltre che l’impresa si era allargata ad un contermine fabbricato locato dal mese di agosto dello scorso anno, che risultava essere riempito da oltre 120 tonnellate di rifiuti in assenza del certificato di prevenzione incendi.
Pertanto, veniva sottoposto a sequestro l’intero compendio aziendale costituito da due fabbricati attigui per una superficie di circa 600 mq. e da una un’area esterna di circa 2500 mq. per un valore stimato di circa un milione di euro.

Fonte: carabinieri – sala stampa

Redazione On Line