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MADDALONI- Assuefatti al degrado. Sulla ripresa degli sversamenti abusivi di indumenti usati, su cui sta indagando la Polizia Municipale, interviene l’on. Antonio Del Monaco della commissione bicamerale antimafia e sugli ecoreati.

on. Antonio Del Monaco

Ha riaperto l’«outlet clandestino», tra la rassegnazione generale, che fare?

La prima cosa è vincere l’indifferenza. La prima cosa è che quello che sta succedendo da mettere in relazione ad una situazione di fatto. Chi può abbandonare indumenti? Diciamolo apertamente: quelli he vivono e guadagnano con i rifiuti tessili. Chi fa business arriva ad un punto tale che accumula tanti rifiuti che trova conveniente utilizzare i canali dello smaltimento clandestino. Non lo dico io ma la commissione ecomafia.

Che dimensioni ha il fenomeno?

E’ di dimensioni nazionali. Ci sono anche quelli che affittano depositi per poi abbandonare i rifiuti o incendiarli. Esistono anche percorsi per portare i rifiuti tessili all’estero.

Vista le geografia, bisogna rassegnarsi?

In tutto questo giro, piccoli e grandi sversamenti, c’è la criminalità organizzata che svolge un ruolo significativo. Prima il centro era Prato. Ora, questo traffico si sta spostando verso le nostre zone. Si può combattere combattendo l’attività dei piccoli opifici.

Quello che troviamo a Maddaloni?

E’ sempre il rifiuto illegale di aziende illegali. Lo smaltimento costa molto. Conviene l’abbandono. Questo spiega la presenza di tani sversamenti tra Napoli e Caserta. E’ su questo mondo che bisogna accendere i riflettori.

Redazione